ANNO 2018: VERRA' LA MORTE - L'amianto in corpo:
tutti lo sapevano tranne i lavoratori
Questo il titolo del documentario di
Giuliano Bugani e Salvo Lucchese, realizzato tra il 2007 e il 2008, vincitore di alcuni Festival del Documentario: Anello Debole 2008 (Menzione Speciale); Pistoia Corto Film Festival 2008 (Primo Premio); Premio Ocurt, Napoli 2009 (Primo Premio); Officinemafestival Bologna 2009 (Menzione Speciale); Premio Ilaria Alpi 2009 (Selezione); Sila Film Festival 2009 (Menzione Speciale); Visionaria Festival 2009 (Finalista); Overlook Festival 2009 (Finalista); Festival Internazionale Documentario Reportage Ambientale Genova 2009 (Finalista).
Già dieci anni fa, questo documentario anticipò la tragedia che nel 2018 colpirà circa cinquecentomila persone, in Europa, contaminate dall’amianto.
La fibra di amianto sviluppa il tumore nel corpo umano dopo circa quarant’anni dal contatto con il corpo, e negli anni ’70 e ‘80 l’esposizione fu universale. Colpì lavoratori e cittadini comuni e il numero di esposti è sottostimata. L’amianto in quegli anni era lavorato in migliaia di fabbriche in tutta Europa, utilizzato nell’edilizia e nell’industria civile e militare, dalle navi agli aerei, ai treni. La coibentazione era utilizzata nelle condotte elettriche e la presenza del cemento amianto nelle tubature degli acquedotti pubblici solo in Italia raggiunge i 130.000 km.
Amianto respirato nella sua volatilizzazione all’interno degli stabilimenti, amianto ingerito attraverso il rilascio della fibra durante rotture nelle tubature degli acquedotti. Dispersione della fibra nel suo corpo usurato. Una serie di fattori che nel 2018 produrranno una carneficina, perché ancora oggi, essendo l’amianto presente anche negli edifici pubblici, Scuole, AUSL, Ospedali, Edifici Istituzionali come Regioni e Comuni, è impossibile calcolare l’ entità dell’incommensurabile danno.
Il documentario di
Giuliano Bugani e
Salvo Lucchese è anche un’inchiesta nel mondo del lavoro nel nord Italia, e tra casi civili che evidenziano l’incalcolabile tragedia. Il documentario punta il dito contro tutti coloro che sapevano della pericolosità della contaminazione: dai sindacalisti di grandi aziende metalmeccaniche, ai dirigenti delle aziende stesse, a molti medici, e alle stesse Istituzioni, ma che hanno taciuto, mettendo a rischio centinaia di migliaia di vite umane.
Il progetto di questo documentario è stato quello di sollevare il problema della possibile cura contro il tumore da amianto, e per riuscire a coinvolgere la Medicina per la ricerca di un farmaco in grado almeno di bloccare il tumore provocato dalla fibra di amianto.
Nell’Ottobre 2016 il prestigioso Centro Studi ‘Sereno Regis’ di Torino inserisce nel suo archivio il documentario "
Anno 2018: Verrà la Morte".
12/01/2018, 11:00