AGATA PENSACI TU - Presentazione a Torino il 30 gennaio
L'associazione culturale Tribù del Badnightcafè presenterà il prossimo 30 gennaio 2018 il lungometraggio "
Agata pensaci tu" presso Rinascimenti Sociali, via Maria Vittoria 38, Torino. Ingresso libero.
Un lungometraggio che nasce dall'esperienza e dalle suggestioni della
Cabina dell’Arte Diffusa di piazza Peyron a Torino, progetto nato da un'idea di Daniele D’Antonio e condotto dall'Associazione Tribù del Badnightcafè. Una storia originale che, attraverso le vicende legate al mondo degli artisti emergenti - quelli al di fuori del circuito dell’arte ufficiale e autocelebrativa - si snoda per tappe all’interno del sistema dell’arte contemporanea. Ambientata principalmente a Torino - ma la narrazione nei suoi caratteri più generali potrebbe esserlo ovunque - è una commedia leggera, a tratti anche autocanzonatoria, che però porta all’attenzione dello spettatore temi importanti e seri.
La realizzazione del film, come tutti i progetti dell'Associazione e in linea con lo spirito della Cabina dell’Arte Diffusa, è stata portata a termine grazie al coinvolgimento di altre associazioni, artisti, gruppi di cittadini, in totale assenza di finanziamenti pubblici e di sponsor privati, con la sola condivisione delle risorse - tecniche e umane - messe a disposizione.
Nel film sono presenti alcuni nomi eccellenti del mondo culturale, artistico e dello spettacolo torinesi: da Edoardo di Mauro, critico d’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti, a Lele Roma, nome di culto delle notti torinesi ante-gentrification; da Mono Carrasco, il grande muralista cileno, a Svoboda, gruppo attivo sulla scena torinese con le sue contaminazioni musicali dal mondo, ad Enzo Maolucci, autentica icona rock della Torino degli anni ‘70. Anche le musiche del film sono originali, composte per l’occasione dal musicista Sandro Filia con contributi di Mirco Breviglieri e Daniele Giario e interpretazioni di Svoboda.
Agata pensaci tu è un film che tratta di arte contemporanea ma anche di resistenza artistica, di rigenerazione urbana, di spinte innovative che si muovono sotto la superficie del tessuto cittadino di cui la Cabina dell’Arte Diffusa è elemento totemico che ne denuncia la presenza, quasi punta di un iceberg nascosto e sconosciuto. Il film, come tutte le autoproduzioni, non ha una distribuzione, ma verrà proiettato grazie ad una azione diretta di programmazione condotta dagli autori e sarà disponibile ad essere invitato ove si tratti di temi sociologici, urbanistici, artistici legati all’innovazione, alla rigenerazione urbana, all’innovazione, all’arte contemporanea.
26/01/2018, 10:30