CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL VIII - Giorgio
Carpinteri firma ancora il manifesto
Si avvicina l’ottava edizione del Ca' Foscari Short Film Festival nell’anno del centocinquantesimo anniversario della fondazione dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Dal 21 al 24 marzo il Festival animerà lo splendido Auditorium Santa Margherita, nel cuore del centro storico di Venezia. Qui si confronteranno i trenta cortometraggi del Concorso Internazionale dedicato agli studenti delle scuole di cinema e università di tutto il mondo, accompagnati da programmi speciali, omaggi e masterclass di altrettanto interesse. Il Festival, realizzato con la collaborazione della Fondazione di Venezia, è il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università e mantiene fede alla sua mission di essere una manifestazione pensata dai giovani per i giovani: gli studenti volontari di Ca’ Foscari sono infatti coinvolti in tutte le fasi della realizzazione del festival, guidati da figure professionali d’esperienza, con il coordinamento del direttore artistico e organizzativo Roberta Novielli.
Il Concorso Internazionale, momento centrale dello Short, si conferma anche quest’anno come una vetrina privilegiata in Italia per scoprire le migliori opere di giovani registi che frequentano o si sono appena laureati nelle più prestigiose scuole di cinema e università del mondo. Lo testimoniano i circa 2.500 cortometraggi pervenuti da ogni angolo del globo che stanno portando a una selezione di altissimo livello e in grado di rappresentare filmografie molto distanti fra loro. Il processo di selezione stesso non va certo trascurato, perché anch’esso è in grado di restituire il polso del cinema giovane mondiale, e se non stupisce trovare tra le nazioni più rappresentate potenze cinematografiche come gli Stati Uniti e l’India, lo Short ha accolto con entusiasmo le moltissime candidature provenienti da paesi come la Turchia e l’Iran (rispettivamente quarto e quinto per numero di entries), a testimoniare lo sforzo di paesi solitamente considerati ai margini delle cinematografie mondiali – ma con una grande tradizione alle spalle – che stanno nuovamente investendo nella settima arte.
Dalla selezione in corso (alla fine saranno trenta i cortometraggi selezionati tra quelli pervenuti da oltre 100 paesi – che spaziano dagli Usa all’Australia, dall’Islanda al Sud Africa, dal Costa Rica all’Uzbekistan, passando per Indonesia, Colombia, Nigeria e molti altri) un tema sembra emergere prepotentemente, un tema tanto universale quanto particolare nelle sue infinite declinazioni, quello del rapporto più viscerale, intenso e (artisticamente) drammatico che ci sia, il rapporto tra una madre e il proprio figlio. Tra le opere già selezionate, diverse sono incentrate su questo argomento come The Day Mum Became a Monster di Josephine Hopkins, storia di una bambina che attende il suo compleanno per poter rivedere insieme i genitori separati, ma la madre inizia ad avere atteggiamenti strani, spezzando il fragile equilibrio della piccola e trasformando l’attesa in un incubo. Anche in Tash Kөmүr di Evgenii Chistiakov la prospettiva è quella dei giovani, in questo caso due adolescenti con famiglie problematiche alle spalle che sognano una vita migliore in un remoto villaggio del Kirghizistan, dove sono costretti a lavorare in una miniera di carbone. Il corto ungherese Eric del regista Hakan Sagiroglu mette invece in scena la tragica ricerca di una madre polacca che deve ritrovare il figlio scomparso e, per farlo, dovrà confrontarsi con i propri fantasmi. Qualcosa di simile accade, pur in un contesto completamente diverso come quello del Sud Africa, in The Life of Ana di Mlu Godola, nel quale la ragazza-madre del titolo mette in pericolo la vita del figlio e per salvarlo dovrà porre rimedio ad alcuni sbagli commessi nel passato. Ancora più drammatica è la situazione della madre del messicano Don’t Pass Through San Bernardino di Hugo Magaña; la donna non si fermerà davanti a nessuna istituzione pur di arrivare alla verità riguardante la morte del figlio. Sullo sfondo dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini si svolge invece il corto italiano Pipinara di Ludovico Di Martino, incentrato su due giovani ladruncoli del litorale romano, la cui innocenza andrà definitivamente perduta quando la loro strada incrocerà drammaticamente quella del grande regista e poeta italiano. È previsto, come da cinque anni a questa parte, il Premio Levi per la miglior colonna sonora sponsorizzato dalla Fondazione Ugo e Olga Levi per gli studi musicale onlus, dall’anno scorso assegnato da una giuria tecnica. Novità di quest’anno, infine, è la possibilità per le opere in concorso di essere selezionate da TVCO, compagnia leader della distribuzione internazionale, che ne curerà il mercato globale.
Il grande illustratore, fumettista e pittore italiano Giorgio Carpinteri impreziosisce questa ottava edizione dello Short realizzandone per il secondo anno consecutivo la locandina, elaborazione di una bellissima immagine tratta dal suo più recente lavoro Aquatlantic, un graphic novel dedicato alla città di Atlantide in uscita quest’anno per Oblomov. Il disegno rappresenta una città fantastica tra Mare e Oriente, richiamando in questo modo due elementi tipici anche di Venezia. Inoltre, un sottile omaggio al cinema è contenuto nel personaggio vestito di bianco nella parte inferiore dell’immagine che si muove come in una sequenza di tre “fotogrammi”. Carpinteri, ospite lo scorso anno per un omaggio-intervista che ha riscosso molto successo, è stato uno dei fondatori dello storico gruppo di artisti Valvoline Motorcomics, ha collaborato con tutte le principali riviste di fumetti italiane - da “Il Mago” a “Linus” – e ha pubblicato albi entrati nella storia del fumetto nazionale come il romanzo grafico Polsi sottili. Dal 1986 è anche direttore artistico di programmi televisivi, nonché autore di manifesti e campagne pubblicitarie.
Ricchissima e variegata anche quest’anno sarà l’offerta dei programmi speciali che spazia tra omaggi, focus, workshop e incontri con gli ospiti. Tra i fiori all’occhiello dell’ottava edizione del festival c’è sicuramente la presenza di Robb Pratt, storico animatore della Disney che delizierà il pubblico dell’Auditorium con un’imperdibile masterclass. Pratt ha lavorato ad alcuni classici della casa di Topolino come Pocahontas, Tarzan e Hercules ed è poi passato a realizzare gli storyboard per Planes e per serie di successo di Disney Channel, come Mickey Mouse Clubhouse, Kim Possible e il recente Elena di Avalor (anche regista). Pratt ha lavorato anche come animatore indipendente realizzando alcuni cortometraggi che rielaborano la figura del supereroe come in Superman Classic e Flash Gordon Classic. Recentemente si è dedicato a una mini-serie intitolata CARMAN: The Road Rage Anti-Hero che è stata pensata anche come un tutorial d’animazione.
Ad affiancare il Concorso Internazionale ci sarà inoltre la seconda edizione del Music Video International Competition, concorso a cura di Giovanni Bedeschi riservato a video musicali realizzati da studenti di università o scuole di cinema italiane e internazionali. Il Premio “Olga Brunner Levi”, organizzato in collaborazione con la Fondazione Ugo e Olga Levi che già conferisce il premio per la miglior colonna sonora al Concorso Internazionale, giunge invece quest’anno alla sua quinta edizione e per l’occasione viene esteso agli studenti liceali di tutto il mondo, chiamati a realizzare un video incentrato su un personaggio femminile che sia legato al tema della musica.
06/02/2018, 16:23