Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

Note di regia di "Land"


Note di regia di
Una scena di "Land"
Mi hanno da sempre affascinato le comunità “perdute” e le terre da tempo dimenticate. Con LAND ho voluto raccontare una di quelle comunità, una tribù di Nativi Americani che abita in una delle riserve indiane degli Stati Uniti. L’aspetto che più mi interessava della vita contemporanea nelle Riserve è come questa sia influenzata dal rapporto tra la comunità indiana e quella dei non-indiani (ovvero i bianchi), sia a livello locale sia nazionale.
Questo non è un film documentario. Ovviamente la sceneggiatura è stata scritta dopo ricerche e conversazioni con le persone che vivono in quei luoghi. Ma c’erano domande e questioni che volevo approfondire con questo film, volevo osservare coloro che si barcamenano in una vita, apparentemente, senza speranza. Molti dei personaggi di questo film incarnano questo stato d’animo. Il protagonista, Raymond, vive una vita di quieta disperazione in cui coloro che lo circondano sembrano aver accettato la sua isolata introspezione. Osserva tutto ciò che accade intorno a sé e alla sua famiglia, sentendosi in apparenza incapace di fare alcunché, mentre tutto va in rovina. Cosa succede a un uomo che viene spogliato della sua dignità e, di conseguenza, della sua virilità?
Mary, la capofamiglia, ogni mattina lascia suo figlio alcolista di mezz’età al negozio di liquori dandogli una manciata di dollari per comprarsi da bere. La sera lo va a recuperare, compiendo una routine del tutto simile a quella che fa una madre quando lascia e poi riprende un figlio a scuola. Ci sono buone ragioni per ritenere tutto questo come qualcosa di irresponsabile e crudele, ma vedendo le cose da un altro punto di vista potrebbe essere considerato come l’atto di una madre che, del proprio figlio, ha accettato sia la malattia sia il fallimento e non vuole più che soffra o si trovi in pericolo. Facendosi carico dei suoi spostamenti, la madre può in questo modo essere sicura che suo figlio non tornerà in una macchina guidata da un ubriaco. Se è lei a dargli i soldi per gli alcolici, sa che lui eviterà di mettersi nei guai per pagarsi da bere.
Sally possiede il negozio di alcolici fuori dalla riserva ed è, in un certo senso, a capo della comunità del paese di confine. È sempre molto presa dai suoi affari che consistono principalmente nella vendita di alcolici agli indiani alcolisti. Lei ha bisogno di loro almeno quanto loro hanno bisogno di lei. Sally fa in modo che i loro stomaci non siano mai vuoti. Lo fa perché vuole abituarli a bere sempre di più? O perché, in fondo, ha sviluppato una forma di affetto nei loro confronti?

Babak Jalali