CORTINAMETRAGGIO - I Corti in Concorso, primo giorno
BIRTHDAY – di Alberto Viavattene
“Birthday” è uno dei due efficaci cortometraggi horror selezionati nella nuova edizione del Cortinametraggio. Ambientato in una fatiscente casa di cura, racconta la storia di una fredda infermiera, interpretata da Roxane Duran, molto più interessata agli averi dei suoi pazienti che al loro benessere. Diretto da Alberto Viavattene e con la partecipazione di Sydne Rome, è un horror che funziona, con una particolare attenzione alla fotografia e alla scenografia che si sposa perfettamente con le intenzioni dell’opera.
BISMILLAH – di Alessandro Grande
“Bismillah”, diretto da Alessandro Grande, porta al Cortinametraggio il tema dell’emigrazione, raccontando la storia di una bambina tunisina che si ritrova a doversi occupare del fratello malato. Il problema però è che, essendo entrambi clandestini in Italia, non può portarlo all’ospedale. Viviamo quindi il dramma di questa bambina, che è troppo giovane per gestire la situazione ma ritenuta già abbastanza grande per tale responsabilità, situazione comune a molti bambini che troppo spesso smettono di essere tali in certe realtà. Un film con inquadrature lunghe e molti silenzi, volti a dare la sensazione di impasse.
STAI SERENO – di Daniele Stocchi
Daniele Stocchi, con “Stai sereno”, crea un esempio di comunicazione semplice ed efficace senza voli pindarici. Un corto breve e d’impatto sul tema del precariato e sulla situazione lavorativa in Italia. Con due location, due attori e un plot twist finale, è un film con un’idea chiara, espressa bene e che lascia spazio alla riflessione.
L’IPPOPOTAMO – di Lorenzo Marinelli
Realizzato per il 48 h Film Festival 2017, “L’ippopotamo” è un cortometraggio che racconta il breve incontro fra due meccanici con personalità opposte, uno particolarmente espansivo e l’altro molto timido, e due belle ragazze, alle quali si è rotta la macchina. I due ragazzi vorrebbero trattenerle lì con loro per conoscerle meglio, mentre le ragazze sembrano avere molta fretta e ben presto capiranno perché. Un film gradevole che però non nasconde i limiti di una produzione di sole 48 ore.
19/03/2018, 17:34