HAPPY TODAY - A Mosca il Corto italiano girato in Uganda
Il film di
Giulio Tonincelli è ambientato in
Uganda, all’ombra del monte Oret dove risiede un piccolo villaggio. Là incontriamo Patricia, giovane donna che impara ogni giorno ad accompagnare le nuove madri nel dolore fisico del parto. Un supporto tangibile e spirituale quello di Patricia, necessario per aiutare le donne a mettere al mondo una nuova vita, soprattutto in un ambiente dove le condizioni di vita sono umili e precarie.
Giulio Tonincelli ricostruisce la storia avvalendosi di una fotografia singolare. Con un’accorta distanza e la giusta calma, la storia procede seguendo la vita quotidiana della donna. Ogni inquadratura che prende vita denota le competenze tecniche e artistiche del regista, che con occhio rispettoso lascia al cinema e al genere documentaristico la vera voce narrante. Nessuna Voice over, nessuna pretesa didascalica, Patricia parla a piccole dosi, quelle che bastano per capire le motivazioni che l’hanno spinta a imparare il mestiere di ostetrica. Una vocazione la sua, giunta da una profonda grazia che la donna ha nei confronti del mondo e della vita.
Il regista è partito per l’Uganda con l’idea di documentare il diritto alla salute e all'educazione, l’affermazione della dignità della donna e della possibilità di far nascere i propri figli in contesti più sani, raccontandolo attraverso gli occhi di un’ostetrica. L'Uganda è tra i paesi con la più alta mortalità materna e infantile, e uno dei motivi è insito nella cultura africana che vuole la donna forte partorire da sola, senza assistenza. Una volta giunto a Kalongo, questo il nome del villaggio, Giulio ha conosciuto Patricia e ha deciso di seguire la sua storia.
Ai panorami leggendari dell’Africa con i suoi tramonti sconfinati e le distese pianure, si accostano le immagini di un paese semplice, dove la scuola, l’ospedale e il pozzo dell’acqua sono luoghi di riferimento per l’intero villaggio.
Tutto viene ripreso con cura e delicatezza, anche quando assistiamo, sconcertati, a un parto in diretta. Giulio dimostra, nella grazia con cui ha girato Happy Today, una sensibilità umana e artistica coerente con il tema che ha deciso di trattare, lasciando lo spettatore attento alla storia ma soprattutto incantato dalla bellezza delle immagini. Happy Today è un ottimo lavoro, dove il genere documentaristico viene ulteriormente nobilitato dalla magia cinematografica.
Anna Pennella
06/04/2018, 09:13