RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI - Quanto costa il benessere?
Una Roma poco frequentata dal cinema quella di
Antonio Morabito, una periferia vera e sofferente che ne ha viste e passate tante senza mai finire sotto i riflettori dell’informazione e dell’intrattenimento.
Primavalle è un quartiere dove non si spara col le pistole girate di 90 gradi, dove, come si dice, le chiacchiere stanno a zero e se sgarri, paghi senza neanche accorgertene.
In questo ambiente, proprio nel centro della zona più popolare e malfamata, vive Guido che come tanti ha provato a farcela da solo. Ma le strade legali non sono percorribili per tutti e finire in mano alle “finanziarie” è un attimo e “non pagare” il debito è una delle opzioni possibili, succeda quel che succeda. Da qui l’incontro tra Guido,
Claudio Santamaria, e Franco, Marco Giallini, che deve introdurlo nel mondo del recupero crediti per riuscire a sanare la sua posizione.
Morabito racconta un mondo che è legale fino a un capello dall’epilogo, quando, dopo averle provate tutte, si arriva alle minacce e alle aggressioni. Una catena che parte proprio dai debitori, incapaci di restituire qualcosa di troppo grande, denaro richiesto spesso per mettere in piedi il matrimonio della figlia o per acquistare l’auto nuova. La banca concede senza troppe garanzie poi, vista l’impossibilità di rientrare, vende il credito a una società di recupero che passa dalla richiesta asfissiante alle minacce e poi alle bastonate.
Il film, uscito in esclusiva sulla piattaforma
Netflix, racconta un’umanità ferita e senza prospettive, più o meno volontariamente lontana dal benessere e che ormai si stupisce quando qualcuno si occupa di lei. In fondo, sempre più in fondo, qualche sentimento ancora è vivo ma, in questa situazione, non è facile riuscire a riportarlo a vedere la luce.
14/05/2018, 10:36
Stefano Amadio