EDGE VIDEO - La Settima Arte dal 25 maggio nella
rassegna di Teatro d’Arte Sociale di Milano
La sezione EDGE VIDEO presenta anche il cinema in un'ottica di pluralità di linguaggi, a Milano al PACTA SALONE e all’EX-FORNACE, dal 25 maggio a ingresso libero, all’interno dell’EDGE Festival, la rassegna di Teatro d’Arte Sociale diretta da Donatella Massimilla.
“Con entusiasmo riproponiamo uno spazio dedicato a video e film – spiega Donatella Massimilla, direttrice del Festival - perfettamente in linea con le tematiche affrontate negli spettacoli, puntando sulla potenza della Settima Arte, con la macchina da presa che fa la radiografia dei sentimenti e delle situazioni”.
Il 25 maggio presso il PACTA SALONE in Via Ulisse Dini 7, verrà proiettato in anteprima alle ore 20.00, Medea: L’amore infelice rende pazzi, di Fabrizio Russotto e Mirco Sassoli, alla presenza degli autori e del cast.
Il mito si fa carne, immagine, incubo, labirinto: in un eterno monologo-confessione che proietta sulle pareti umide e scrostate della mente della protagonista l’incubo che è stata condannata a sognare all’infinito. Il mito si fa attualità. Medea guarda lo spettatore negli occhi, sfidandolo, chiedendogli di prendere posizione. Un mito in apparenza così lontano, che riviviamo ogni giorno, nelle nostre città, nei nostri quartieri, nelle nostre case.
A seguire il 28 e il 29 maggio all’EX-FORNACE sarà ospitata la rassegna Donne e uomini oltre i confini a cura di Francesco Del Grosso, regista e critico cinematografico, rassegna che verrà replicata anche nel Carcere di San Vittore per le detenute: il carcere da luogo di detenzione si trasforma in terreno fertile dove coltivare il tentativo di una rinascita; i protagonisti dei documentari selezionati sono la prova che qualcosa, in tal senso, si può e si deve fare. La rinascita è il leitmotiv e il cuore pulsante di un flusso cinetico di parole, immagini e suoni, che la Settima Arte, con la sua pluralità di linguaggi, stili, sguardi e approcci alla materia, ha raccolto così da dare forma e sostanza a opere dal forte impatto emotivo e visivo. In particolare dal 28 al 30 maggio sempre parte di questa rassegna ci sarà un Focus Messicano (EDGE Messico) sul sistema di teatro e carcere nel paese, aprendo all’interno del Festival una finestra documentarista.
Il 28 maggio alle ore 20.45, Feliz Cumpleaños (EDGE Messico) di Gabriel Dombek: il festeggiamento dei sei anni da parte di una bambina reclusa, l’età in cui, secondo la legge dell’epoca, era obbligatoria l’uscita delle persone nate in carcere (mentre oggi l’obbligo è riconosciuto all’età di 3 anni). Il documentario viene presentato alla presenza del regista e di Claudio La Camera che lavora come “Especialista en Cultura de la legalidad“ presso l’UNODC - Oficina de Enlace y partenariato de Naciones Unidas en Mexico. Alle ore 21.15 La prima meta, di Enza Negroni, alla presenza dell’autrice: Max, allenatore di rugby, seleziona tre giovani detenuti per la squadra multietnica Giallo Dozza del carcere di Bologna. Con allenamenti estenuanti riesce a trasformare le continue sconfitte di partite giocate sempre in casa, nella voglia di riscatto.
Il 29 maggio alle ore 20.45 La terra degli alberi caduti (EDGE Messico), di Gabriel Dombek, racconta il caso di Miroslava Brech, una giornalista che stava indagando in Messico su casi di narcopolitica con i partiti politici e i piccoli leader di provincia direttamente coinvolti con i gruppi di criminalità organizzata. Il documentario, proiettato alla presenza dell’autore, riporta le interviste dei più noti giornalisti messicani che si occupano dei diritti umani e dei rapporti tra narcos, politica e istituzioni. Alle ore 21.15 Un altro me di Claudio Casazza, con la partecipazione anche dei detenuti della Casa di Reclusione di Bollate, proiettato alla presenza dell’autore: un’equipe di psicologi, criminologi e terapeuti sta portando avanti con alcuni condannati per reati sessuali, definiti ‘infami’ nel gergo carcerario, il primo esperimento in Italia per evitare il rischio che le violenze siano compiute ancora. Un anno accanto a loro per capire chi sono, cosa pensano e quali sono le dinamiche profonde di chi ha commesso un reato sessuale. E mostrare che un cambiamento è possibile.
Il 30 maggio alle ore 17.30 avrà luogo una Tavola rotonda sulle buone pratiche di teatro e carcere Messico-Italia, a cura di Donatella Massimilla, Claudio La Camera e Gabriel Dombek, con Luigi Pagano, Provveditore Amministrazione Penitenziaria Regionale e Diana De Marchi, Presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano, con la proiezione di video e documentari per la messa a confronto delle buone pratiche europee e messicane e la firma del protocollo d’intesa tra IMJUS Libera cattedra Falcone Borsellino di Città del Messico e il CETEC Dentro/Fuori San Vittore.
Infine alle 20.45 chiude il Festival Diarios de Frida, progetto teatrale work in progress a cura di Donatella Massimilla, CETEC Dentro/Fuori San Vittore e ArteScena Social: il Diario di Frida Kahlo racchiude pagine preziose degli ultimi dieci anni dell’artista messicana, pagine che vengono ora rilette insieme alle attrici recluse di San Vittore, che immediatamente si riconoscono e si rispecchiano nelle sofferenze e nell’amore per la vita di Frida. Lo spettacolo includerà momenti filmici girati dentro San Vittore alle attrici recluse dal regista Naù Germoglio e il Cetec creando un'originale ponte fra il Dentro e il Fuori. Il progetto viaggerà in Italia, in Spagna e a Città del Messico dentro e fuori le carceri.
24/05/2018, 18:25