SETTEPONTI WALKABOUT - Un cammino, tante storie


Un documentario realizzato da Gianfranco Bonadies, Gianpaolo Capobianco, Michele Sammarco e Valeria Tisato attraverso l’omonima residenza d’artista promossa da Sguardi Factory Lab.


SETTEPONTI WALKABOUT - Un cammino, tante storie
Setteponti Walkabout
La strada dei Setteponti è un lungo cammino attraverso le colline tra Firenze e Arezzo. Un itinerario fascinoso che sorprende per la bellezza dei paesaggi e per la ricchezza storica che possiede. Il film "Setteponti Walkabout", realizzato da Gianfranco Bonadies, Gianpaolo Capobianco, Michele Sammarco e Valeria Tisato, si incammina lungo questa incantevole strada toscana allo scopo di conoscere gli abitanti di questi luoghi, insieme con la loro storia e i loro costumi. I ricordi di molti decenni fa, ancora vivi nei cuori degli anziani di paese, si accompagnano al racconto di quelle attività e tradizioni che persistono tutt’oggi, ma la cui esistenza in un futuro prossimo sembra essere messa a dura prova.

La struttura che i registi hanno dato alla pellicola è molto originale: l’impostazione caratteristica di un documentario si combina con delle animazioni, delle illustrazioni e tanti altri elementi più o meno atipici per questo tipo di film. Molto interessante ed intrigante è il fatto di averlo reso un film interattivo. È infatti possibile, attraverso l’uso del mouse, interagire con le immagini presenti sullo schermo. È lo spettatore così a determinare lo sviluppo del racconto, scegliendo di cliccare su un oggetto piuttosto che un altro influenzerà la storia a cui presterà ascolto. Questo espediente, oltre a catturare con forza l’attenzione dello spettatore e ad impedire che questa scemi nel progredire del film, mostra la grande inventiva delle menti che hanno dato vita a quest’opera.
La crudezza dei ricordi della guerra, la dolcezza dello sguardo degli anziani e l’energia positiva che irradia la vita nei campi intessono la trama di questa pellicola multiforme. Sono più di una le facce che questo documentario può assumere, sebbene la sostanza non cambi. Si evince perciò come il solo modo per poterlo apprezzare appieno stia nello scoprirne tutti i sentieri che lo costituiscono.


Gabriele Nunziati

19/07/2018, 14:00