TRANSFERT - 1000 spettatori in sala dopo 6 settimane
Oltre 1000 spettatori e una lunga fila al botteghino, che percorre la Via Vanasco e svolta per via Umberto, arrivando fino all’ingresso di via Etnea: il pubblico catanese accoglie con entusiasmo il film “
Transfert”, l’avvincente opera prima di Massimiliano Russo, presentato all’Arena Argentina di Catania in presenza del regista e del cast artistico e tecnico; in sala, fra gli altri, anche Alberto Mica, protagonista del film e le attrici Paola Roccuzzo e Clio Saccà
Data la grande affluenza l’evento sarà replicato all’arenaa Argentina giovedì 6 settembre 2018.
Il thriller psicologico, distribuito da "Change of (He)Art" è approdato in una quarantina di città italiane, collezziondo diversi SOLD OUT e grande successo di pubblico. Fra i titoli italiani più apprezzati e premiati in festival nazionali ed esteri, racconta la storia di Stefano Belfiore, un giovanissimo psicoterapeuta che si confronta con acume, empatia ma anche grande inesperienza con i suoi primi pazienti.
In “
Transfert”, la cui sceneggiatura è curata dallo stesso Russo, la pratica terapeutica assurge a motivo di sviluppo della trama, a scelta metariflessiva di composizione e scrittura; si susseguono infatti sedute di cura di alcuni enigmatici pazienti di Stefano: due sorelle (Paola Roccuzzo, Clio Saccà) il cui rapporto, estremamente conflittuale, è colto all’apice di una crisi di cui svelano, nella trama, reconditi aspetti inconsci; una coppia di giovani sposi (Enrico Sortino e Rossella Cardaci), incapaci di gestire le manie suicide del proprio bambino; il giovane e misterioso Stefano Sofia (Massimiliano Russo), che sembra voler smascherare l’equilibrio fragile fra psicoterapeuta e paziente, la pericolosa simmetria fra transfert e controtransfert. Nello sviluppo della trama, le sedute si fanno progressivamente più ardue, trascinando l’inesperto Stefano Belfiore verso reazioni critiche e affrettate, cui nemmeno il supervisore (Saro Pizzuto) sa porre freno. E al sempre più ostico scenario terapeutico si affianca la narrazione di un ermetico passato, che svela allo spettatore la tragica nevrosi di Lorena (Luisa Ippodrino), che il suo terapeuta (Aldo Toscano) tenta di curare. “Transfert” è un dramma corale che esamina la psicopatologia dei suoi personaggi, le loro dinamiche relazionali, saldamente connesse a processi di rimozione e a elementi sommersi nell’inconscio.
Ogni elemento di “
Transfert” attinge al simbolico e al metaforico: la fotografia “geometrica” (di Simone Raeli e Massimiliano Russo) e i colori freddi, proiettano nell’atmosfera asettica di uno studio psicoterapeutico in cui si consumano penetranti tragedie umane; le musiche (di Ray Hermanni Lewis e Giulio Fodale), tensive, costringono lo spettatore ad un costante stato di ansietà. La sobria regia di Russo conferisce veridicità agli eventi di una trama che “sembra essersi fatta da sé”.
09/08/2018, 08:43