VENEZIA 75 - "Friedkin Uncut" il ritratto del regista del male
Maestro di qua, maestro di là… la qualifica si spreca quando si parla di registi. Chi lo merita invece è
William Friedkin, raccontato da
Francesco Zippel, regista votato alla documentario biografico che riesce ad esaltare il valore di un grande senza scivolare mai nell’agiografia.
Friedkin, il suo cinema e non solo. Con lui a raccontarsi in prima persona, tanti colleghi che non nascondono ammirazione e qualche volta simpatica invidia per i suoi successi, e molti attori che grazie ai suoi film hanno trovato la strada della notorietà.
"
French Connection" (Il Braccio Violento della Legge), è l’inizio del racconto cinematografico, anche se la biografia parte dai lavori in tv e dal documentario su un condannato a morte che gli valse grande popolarità grazie alla sospensione della pena proprio a seguito del suo film.
Ma è il film che vale
5 Oscar nel 1972, girato per le strade di New York, con
Gene Hackman a dargli il successo meritato. Con
French Connection e L’Esorcista apre la strada al cinema degli anni 70, rinnova i generi creando il punto fermo dell’horror e il prototipo dell’inseguimento in auto.
Il documentario di
Zippel non si limita a raccontare Friedkin ma, grazie alle interviste (
Coppola, Tarantino, Walter Hill, McCanaughey, solo per citarne alcuni) riesce a fare una panoramica ampia e qualificata sul cinema in generale, catturando gli appassionati con gli spazi, gli argomenti e il ritmo.
31/08/2018, 17:00
Stefano Amadio