VENEZIA 75 - "Saremo giovani e bellissimi" alla SIC
E' più difficile crescere come il figlio di una popstar mancata che prova ancora, a 20 anni dall'unica hit, a calcare le scene riversando sulla sua prole colpe di un successo mancato, o essere colei che vive su quel palco da protagonista cercando l'atmosfera vincente ed entusiasmante bruciata in un attimo, troppo presto e troppo tempo prima?
Su questa complessa situazione familiare, acuita da troppi non detti e "scheggiata" dalla comparsa, nella vita di entrambi, di nuove persone e nuove esigenze, è costruita l'opera prima della regista
Letizia Lamartire, "
Saremo giovani e bellissimi" (il titolo è un verso della canzone che diede il successo a Isabella, impersonata con generosità da
Barbora Bobulova).
Un lavoro girato con perizia, con una grande attenzione alla messa in scena (nella ricerca delle ambientazioni e nella simmetria del posizionamento di camera e personaggi, soprattutto), che si perde a tratti nel difficile tentativo di sviluppare i temi sul tavolo, tra qualche stereotipo sull'essere artisti e troppi rivoli del racconto.
Non c'è traccia alcuna dell'ironia che dava forza al cortometraggio della stessa regista, "Piccole italiane", visto alla SIC esattamente un anno fa: nel morboso rapporto madre-figlio messo in scena, totalizzante nelle loro vite come nello sviluppo del plot, avrebbe fatto sicuramente bene.
01/09/2018, 14:00
Carlo Griseri