Note di regia de "I Topi"
Ho narrato lo stile di vita dei latitanti di mafia usando l'ironia e il paradosso, con l'intento di far emergere il ridicolo e l'assurdità di quella condizione. Gli ambienti e i costumi raccontano di un mondo nascosto, letteralmente sotterraneo, grigio e contorto. I personaggi esprimono la loro incapacità di vivere con dignità, in parte prigionieri delle loro leggi primitive ma soprattutto mossi da una sterile avidità di potere e denaro che contamina e impoverisce il tessuto economico e sociale. La comicità vuole essere anche strumento rivelatore della bestialità e dell'ignoranza delle realtà mafiose che sottraggono nutrimento e sono portatrici di gravi "infezioni", come i topi.
Antonio Albanese