Note di regia de "Il Flauto Magico di Piazza Vittorio"


Note di regia de
Questo film nasce per essere una favola musicale, sognata da un’intera piazza, di unagrande città europea di oggi.
Piazza Vittorio nel centro di Roma, con i suoi giardini e palazzi frequentati quotidianamente da un’umanità variegata che ne fa il centro del quartiere più multietnico della città è anche il luogo che ha visto nascere l’orchestra omonima.
I suoi musicisti, che recitano nel film hanno trasformato l’opera di Mozart in unatravolgente interpretazione multilingue.
Nel nostro film la Piazza, dopo l’orario di chiusura, dal tramonto fino all’alba del giorno seguente, diventa il luogo dove tutto può accadere e dove tutto effettivamente accade, come in una favola.
Così come la musica, il film è un percorso libero, denso di riferimenti a generi e stili diversi che si sposano, fino alla rivisitazione, con le tecniche del teatro barocco e lirico europeo, con le sue macchine teatrali e i suoi trucchi artigianali, fondali dipinti e arredi poveri di cartapesta, da armonizzare visivamente con l’aiuto delle moderne tecniche cinematografiche, anche se nel nostro film l’impiego di Visual effect è volutamente artigianale, quasi “a vista”.

In questi nostri tempi caratterizzati da un fenomeno migratorio che è quasi un’emergenza, che interessa tutta l’Europa, il messaggio di integrazione, convivenza e scambio necessario trova nella nostra favola una sintesi chiara e immediata, che rende evidente il reciproco arricchimento umano e artistico di cui sono portatrici culture e tradizioni diverse, che sono capaci, nell’incontro, di integrarsi attraverso lo scambio sia musicale che umano.
Con una compagnia multietnica di questo genere, confortati da un “punto di partenza” universale e popolare come la musica di Mozart, abbiamo intrapreso questo viaggio cinematografico con la certezza che lo splendore della musica e della poesia veicoli al meglio un messaggio oggi più che mai necessario e universale.

Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu