FESTIVAL DEI POPOLI 59 - "Chaco": un uomo solo contro tutti
Documentare non č facile, ancora di pių riuscire a rappresentare la propria realtā e quella che ci circonda in modo razionale ed obiettivo. In questo ci riescono benissimo Daniele Incalacaterra e Fausta Quattrini nel documentario "
Chaco", ideale proseguio di "
El Impenetrable" del 2012.
Il regista ci racconta la sua storia personale e collettiva, che riguarda i 5.000 ettari di foresta vergine del Chaco, in Paraguay, ereditata dal padre, che sembra destinata ad un progetto di deforestazione per la produzione industriale di soia transgenica e carne da parte di un altro proprietario dello stesso appezzamento di terra. Da qui inizia la battaglia, di un uomo ostinato a voler ridare la terra ai nativi Guarani-Ņandevas, che da decenni vivono e coltivano l'area. Una lotta quotidiana contro la burocrazia, le ingiustizie, le azioni militari, dove viene perfino "scomodato" Papa Francesco. Incalcaterra spera, inoltre, che basandosi su un decreto del presidente della repubblica Fernando Lugo, per creare nel Chaco una riserva naturale chiamata Arcadia e un osservatorio scientifico per studiare gli effetti devastanti della deforestazione, di riuscire a salvare la zona.
"
Chaco" č un documentario di battaglia e di resistenza. Da una parte un'uomo solo contro tutto e tutti, che ha trasformato questa sua "missione" umanitaria anche nel suo lavoro, facendolo diventare un film. Un film potente, un documentario nel vero senso della parola, dove gli autori entrano nei meandri della politica e cercano di rintracciare, se possibili, quelle logiche di potere nascoste. Narrativamente la costruzione del film č interessantissima, dove la sfera privata del protagonista si intreccia alla spy-stories, mostrandoci le contraddizioni umani e della societā contemporanea.
08/11/2018, 16:45
Simone Pinchiorri