Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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AMARCORT FILM FESTIVAL XI - I vincitori


AMARCORT FILM FESTIVAL XI - I vincitori
"Wave" di Benjamin Cleary
SEZIONE AMARCORT

Miglior Corto 2018
Wave di Benjamin Cleary
Abbiamo scelto questo film per la sua originalità, per come presenta il comportamento sociale contro i diversi, gli estranei nel mondo dei media oggi. Inoltre, pensiamo che l'attore mostri in modo sensibile come l'esclusione sociale e l'isolamento possano avere un impatto enorme su un essere umano. Questa profondità che è presentata con grande ironia non sarebbe stata possibile senza questo grande lavoro di regia. Auguriamo al regista e all'attore principale un grande successo nel lavoro futuro e speriamo di vederne di più di entrambi.

Menzione
La giornata di Pippo Mezzapesa
Per la sua originalità e la sua singolare narrazione e l'espressione cinematografica della voce di una donna che non viene ascoltata. Un punto di vista audace ed innovativo sulle persone invisibili, che ci conduce risolutamente verso ciò di cui il nostro mondo ha più bisogno: la compassione.

Menzione
Tous les jours di Philippe Orreindy
Questo film mostra in modo impressionante come il mobbing possa influenzare in modo avvilente un essere umano. Questo circolo vizioso di paura, rabbia, impotenza e degradazione è mostrato in diversi livelli in questo film. Soprattutto nei tempi del #metoo è importante mostrare la voce degli oppressi. Il film mostra questo squilibrio al potere in un modo molto energico, forte e persuasivo.

Menzione
The screenwriter di François Paquay
Per aver realizzato un cortometraggio che attraversa il genere black comedy attraverso il thriller valorizzando una storia poetica .Un ottima sceneggiatura ,tratta da una novella ,sulla difficoltà di uno scrittore che cerca a tutti costi di rinnovare la sua ispirazione per realizzare il suo film e su come la creazione artistica incide sulle nostre vite.

Premio "Un Felliniano nel Mondo"
Peter Gonzales Falcón, interprete del giovane fellini nel film "Roma" (F. Fellini, 1972).

Menzione Fellini
Il mondiale in piazza di Vito PalmierI

Premio della critica
Magic Alps di Andrea Brusa, Marco Scotuzzi
Per avere saputo raccontare il dramma dell'emigrazione senza falsi sentimentalismi e soprattutto senza retorica, restituendo alle immagini il loro valore originario nel rivelare il rapporto intenso tra l'uomo e l'animale, in un'atmosfera di assoluto realismo che, all'improvviso, si trasforma trasportando, per un attimo, il pubblico in un mondo affine a quello della magia e della favola; un film che si avvale di un'ottima direzione degli attori e che va dritto al cuore dello spettatore, dimostrando, ancora una volta, la capacità del cinema di condensare, con straordinaria sensibilità, il dramma, contagiando il pubblico che resta il naturale destinatario.

Menzione Giuria Premio della Critica
Sparrow di Welby Ings
Con una capacità non comune di ambientare la storia in un mondo che le immagini sanno trasformare e che restano filtrate dagli occhi del bambino protagonista, il film racconta una storia di diversità e di disagio, rifugiandosi in una fantasia taumaturgica e salvifica. Un cinema visionario che traduce con grande efficacia l'universo infantile affidandosi alla forza poetica di immagini che trovano nell'impeccabile montaggio e nella sensibilità narrativa della fotografia la loro compiuta dignità.

Premio Giuria Popolare
The screenwriter di François Paquay

Premio Giuria Giovani
Centrifugado di Mireia Noguera

Premio "il Pataca" alla migliore interpretazione
Al Cast del corto The Widow di Brendan Young.

Premio Premiere Film
Broken angel di Yichuan Hu

Premio A.F.I.C. al miglior cortometraggio italiano
Beauty di Nicola Abbatangelo

SEZIONE ALDINA

Miglior corto della categoria
Nuclear Shadows di Marek Leszczewsk
Perché racconta il dopobomba senza esplodere nel sensazionalismo degli effetti speciali, ma con una spettacolarità interiore che, grazie a una grande maturità registica, a un'ottima fotografia e a un'efficace ambientazione, crea una tensione emotiva e drammatica notevole e coinvolgente.

Menzione
Fino alla fine di Giovanni Dota
Per l'originalità della sceneggiatura e per la capacità di essere ironico su un tema altamente drammatico, grazie anche a un finale realmente a sorpresa.

Menzione
My Mother's Eyes di Jenny Wright
Per la sua animazione tradizionale dal tratto pulito, che attraversa la storia di una vita, mostrando le emozioni più profonde del rapporto tra madre e figlio.

SEZIONE REX

Miglior corto d'animazione
Tête d'Oliv... di Armelle Mercat
Ottima tecnica di animazione, equilibrio tra un racconto originale con tematica attuale e l'omaggio alle fiabe classiche come Raperonzolo e la Bella e la Bestia. L'umorismo è comprensibile internazionalmente. Il movimento delle figure esteticamente sembrano come dipinti con acquarello. Buon svolgimento e ritmo coinvolgente e durata adeguata.

Menzione
Daisy Belle di William Wall
Produzione artistica eccellente. Il contrasto di sentimenti umani idealistici e profondi tra due figure che non sono umani. L'autore propone una visione metaforica della societa' che Marcia Avanti senza emozione rappresentata dai robots e un robot solitario che rifiuta di superare il suo lutto.

SEZIONE GIRONZALON

Miglior corto sperimentale
In a Nutshell di Fabio Friedli

Menzione
Finish di Saeed Naghavian

SEZIONE GRADISCA

Premio del pubblico

Beautiful Day di Ambroise Le Guay

SEZIONE FULGOR

Premio Regione Emilia-Romagna

I hate pink! di Margherita Ferri
Per la delicatezza nell'approccio all'infanzia e alle tematiche di genere e per la narrazione immediata, incisiva e consapevole, vince il premio della giura Fulgor I HATE PINK (odio il rosa) di Margherita Ferri.

Menzione
Crosstitch Road di Ivan Selva
Per aver raccontato una scalcinata storia di provincia in maniera efficace, tratteggiando personaggi ai confini della realtà che si muovono in un tempo e luogo sospesi, alla ricerca di una via di fuga dagli stereotipi sociali e dalle avversità della vita quotidiana.

SEZIONE CATAREI

Miglior corto della categoria
On The Outside (Tulipomania) di Cheryl Gelover and Tom Murray
La giuria si è trovata allineata nel giudizio pur non confrontandosi. Quindi sono pochissimi i voti di scarto per la nomina del vincitore della sezione CANTAREL. Si può dire che ha vinto la tecnica di realizzazione che più si è staccata ed ha stimolato la ricerca delle tecniche inusuali. Vince ON THE OUTSIDE proposta da TULIPOMANIA. Notevole nota riguardo la tecnica utilizzata molto inerente anche con le sonorità proposte.

MenzionI
Read Between The Lines (Alaska Pollock) di Auke De Vries
The call (Dan San) di Simon Medard
Degni di nota "Read Between The lines" e "The Call", molto curati nella realizzazione, il compositing e l'alta definizione nelle animazioni.

23/11/2018, 16:51