ACQUA PASSATA - Il dipinto di una generazione
Da un racconto di Stefano Giaccone, fondatore della punk band Franti, nasce il cortometraggio del regista Claudio Paletto, "
Acqua Passata". È la storia di due fratelli le cui strade si sono tristemente divise negli ’80 per rincrociarsi altrettanto tristemente ai giorni nostri. Nel mezzo ci sono la vita, le scelte, le sofferenze di questi due uomini e le vicende dolorose di un’Italia turbolenta.
La narrazione è consegnata alla voce fuori campo di uno dei due fratelli, quello dei due che alla galera ha preferito la vita nel lontano Mozambico. La sua immagine è immobile sullo schermo, mentre intorno a lui tutto si muove, un movimento che è però confuso e indefinito. Una scelta artistica che va oltre la sua natura meramente stilistica e acquista un valore simbolico. Infatti, mentre l’Italia, seppur con fatica e incertezza, si è mossa ed ha vissuto dei profondi cambiamenti, il nostro protagonista è rimasto emotivamente fermo agli anni della sua giovinezza e dell’attivismo politico, anni che lo hanno segnato nel profondo paralizzandolo in un passato tanto intenso quanto logorante. Questo suo turbato mondo interiore è enfatizzato dalla decisione di opporre alle scene di spaesamento e alle parole impregnate di rammarico e stanca rassegnazione della voce narrante, le immagini di momenti familiari genuini e dolci nella loro semplicità.
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Acqua Passata" è un cortometraggio che non si limita a raccontare la storia di un individuo, ma attraverso di essa propone il dipinto di una generazione. Un dipinto reso vivido dal calore delle emozioni che le parole, intessute fra i fotogrammi di vita passata e presente, suscitano nel pubblico.
Gabriele Nunziati
01/02/2019, 12:35
Gabriele Nunziati