Note di regia di "28... Ma non li dimostra"
Esaminando senza pregiudizi ed in maniera asettica la situazione dell’Art. 28 nel suo complesso, ci si potrà rendere conto che, a fronte di qualcuno che ha “barato” nell’applicazione delle regole del gioco, la stragrande maggior parte dei soggetti coinvolti ha operato più che correttamente e del resto non potrebbe essere diversamente perché il cinema è innanzitutto amore e passione per l’arte e resta difficile credere che chi si cimenta in un campo tanto difficile ed imprevedibile voglia farlo per arricchirsi indebitamente (anzi, nella maggior parte dei casi chi investe nella “settima arte” ci rimette). Si potrà obiettare che alcune di queste opere non siano perfettamente riuscite oppure che non abbiano riscosso alcun successo di pubblico, ma questo fa parte dell’imponderabile che caratterizza questo tipo di attività, come dimostrano i tutt’altro che infrequenti clamorosi “fiaschi” di film costosissimi, con star di grande richiamo. Un flop non può essere una colpa.
Resta un patrimonio di negativi di opere cinematografiche oggi custodite dal gruppo Cinecittà-Luce: un valore storico ed artistico, forse ingiustamente sottovalutato, ma che esprime la preziosa testimonianza di una stagione irripetibile.
Emanuele Pecoraro