BIOGRAFILM 15 - SHOOTING THE MAFIA
Una lunga intervista-confessione, registrata in più riprese e raccolta senza filtri: è questa la base su cui
Kim Longinotto ha costruito il suo "
Shooting the Mafia", biopic dedicato alla fotografa siciliana
Letizia Battaglia, simbolo della lotta alla criminalità organizzata grazie al suo coraggio e alle sue numerosissime fotografie, realizzate per il quotidiano L'Ora ma non solo.
Una presenza costante ai funerali delle vittime mafiose e ai grandi arresti ("Di Liggio in manette ho una sola foto buona, mi tremavano troppo le mani", confessa con sincerità), non senza paura ma sempre sfidando sé stessa per non fermarsi e non arretrare di fronte a minacce, intimidazioni, violenze.
Le fotografie come denuncia, ma anche un impegno costante nella vita quotidiana (il tentativo deludente in politica, le dichiarazioni mai banali); il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle loro morti che preferì non immortalare ("Le foto che non ho fatto sono quelle che mi fanno più male, è come se avessi mancato loro di rispetto"); le scelte lontane dal conformismo anche nella vita privata.
Una donna unica, celebrata per le sue immagini (se ne vedono moltissime nel documentario) ma ora anche e finalmente per la sua personalità e il suo ruolo in una lotta senza armi contro il Male assoluto, la mafia. Importante ed efficace il lavoro sulle immagini video di repertorio, interessante il montaggio da vecchi film per "coprire" vecchi ricordi.
Un lavoro classico nella sua struttura, basato su repertorio e "teste parlanti", ma denso di emozioni e di momenti che non si dimenticheranno facilmente.
08/06/2019, 09:00
Carlo Griseri