PESARO FILM FESTIVAL 55 - Un giro intorno al Mondo
Quando per “nuovo” si intende, inconsueto, difficile o fuori norma, va da sé che questo termine ci vuole far intendere che parliamo di quel cinema parallelo ed impegnato che difficilmente vedremo nei flussi di grande distribuzione.
Questo concetto è anche legato al fatto che i sette selezionati e proiettati in piazza a Pesaro, sono stati chirurgicamente selezionati in quanto hanno forme e formati che non rispettano i canoni, che non rientrano in quella categoria di film che si usano promuovere nelle grandi sale e che hanno l’unico torto di essere diversi dalla norma, sperimentali, forse difficili, ma soprattutto che sono ignorati dalla critica e dalla industria cinematografica.
Il direttore della Mostra, Pedro Armocida, spiega a grandi linee come sono stati scelti dal Comitato Scientifico di Selezione, tra le centinaia di opere arrivate, i film in concorso quest’anno: “Tutto il Festival gioca sul nuovo cinema, sono opere prime o seconde e tranne un film spagnolo,(“Inland/Meseta” di Jaun Palacio), tutte le altre opere vengono da paesi lontani, l’India (“That cloud never left” di Yashaswini Raghunandan), Singapore (“Demons” di Daniel Hui), il Brasile (“Bring me the head of Carmen” di Felipe Braganca e Caterina Wallenstein), il Giappone(“ Kamagasi Cauldron War” di Leo Sato), Il Cile (“Nona. Si me mojan yo los quemo” di Camila Josè Donoso, la Polonia/Taiwan (“Square” di Karolina Bregula).
Il progetto tenta una lettura trasversale del cinema internazionale sperimentale, con l’intenzione di andare contro gli stereotipi, cercando di coprire il più ampio spettro di cinema del futuro, non bisogna quindi cercare nessun filo rosso, ma soltanto l’intenzione di ribadire l’idea di una ricerca d’avanguardia per un festival inteso come luogo di incontro e di studio".
Fondamentale dunque la partecipazione degli studenti dell’Università degli Studi di Urbino, che hanno fatto della cinematografia mondiale materia di studio e che troviamo nella giuria insieme a quella professionale composta da Olimpia Carlisi, Amir Naderi e Andrea Sartoretti.
Complimenti ai ragazzi del biennio di Perfezionamento di Disegno Animato della Scuola del Libro di Urbino, che hanno realizzato la sigla, un bellissimo video-fumetto tratto da immagini di film che il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale ha deciso di presentare al Festival abbinato alla retrospettiva dedicata ai “film di genere” del cinema italiano (Leone, Risi, Lizzani e molti altri).
Numerose e varie le rassegne presenti: “Satellite” visioni per il cinema futuro, ”Personale di Lee Anne Schmitt” in cui l’autrice americana presenterà tutti i suoi film girati in 16mm, “Fuori Orario” Rai3 e “Stracult”Rai2, “Focus Cinema Spagnolo” in collaborazione con l’Istituto Cervantes di Roma”, “10 anni di Cinema russo: sguardi femminili”, “Femminismi: lezioni di storia dal ’68 al ’78 di Federico Rossin”, “Rassegna Super8 del regista argentino Claudio Caldini”, “Corti in Mostra”, “ Il Muro del Suono”, “ Concorso Ri-Montaggi: il cinema attraverso le immagini”, “Re-Framing Home Movies” e per concludere il “Premio Lino Miccichè”, sezioni omaggi alla carriera (Bernardo Bertolucci e Barbara Hammer) e le “Proiezioni Speciali” con quattro film in anteprima mondiale.
Sul sito www.pesarofilmfestival tutte le info, foto e clip sulla 55a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema Pesaro Film festival 15-22 giugno 2019.
08/06/2019, 17:19
Silvia Amadio