Note di regia di "Passpartu' - Operazione Doppiozero"
Il piccolo borgo di Ceraso, è la metafora attraverso la quale riscoprire un passato fatto di semplicità e di spontaneità. In una società dominata dalle tecnologie, l’individuo è in continua lotta tra realtà e finzione. Questo produce per effetto l’incomunicabilità, la falsità, l’ipocrisia. L’albergo si trasforma in una metafora, le pareti monocromatiche la materializzazione dell’ansia che schiaccia i personaggi in una morsa claustrofobica senza via di uscita. La materializzazione del loro mondo interiore fatto di false aspirazioni, continui compromessi e infondate velleità. Un non luogo dove i personaggi cercano qualcosa che loro stessi ignorano, il senso della vita. L’uomo di oggi, ridotto ad una maschera, recita quotidianamente la parte che la società esige da lui e che egli stesso alla fine crede di essere. Il piccolo borgo di Ceraso nella sua genuinità e spontaneità strappa le maschere e rivela ai personaggi la loro reale condizione. Non una storia ma tante storie, ogni personaggio compie un cammino catartico che lo porta a riflettere su se stesso.
Lucio Bastolla