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C'ERA UNA VOLTA A...HOLLYWOOD - Tarantino e Di Caprio a Roma


Leonardo Di Caprio interpreta un attore sul viale del tramonto in un periodo di grandi cambiamenti per l'industria cinematografica che si troverà anche ad avere una parentesi italiana lavorando con registi come come Sergio Corbucci e Antonio Margheriti Il nono film di Quentin Tarantino sarà nelle sale italiane dal 18 settembre 2019.


C'ERA UNA  VOLTA A...HOLLYWOOD - Tarantino e Di Caprio a Roma
La presentazione a Roma di "C'era una volta a...Hollywood"
Il nono film di Quentin Tarantino rivela di nuovo l'amore smisurato del regista americano per il cinema del passato e per quello italiano in particolare. "Sono un grande fan dei film di genere, di quelli che in America chiamano b-movie e adoro il modo italiano di reinventare i tipi di film", ha spiegato il regista durante la conferenza stampa a Roma, "sono fan dei poliziotteschi, dei gialli, delle commedie sexy ma soprattutto degli spaghetti western. Registi come Sergio Leone, Duccio Tessari, Sergio Sollima, Sergio Corbucci hanno iniziato la loro carriera come critici e poi sono diventati registi. Il loro entusiasmo, il loro vedere il cinema di genere con occhi nuovi per me è qualcosa di delizioso. Il primo libro che ho letto sul tema si intitolava 'Spaghetti western, la violenza all'opera', ecco io sto cercando di fare lo stesso con il mio cinema".

Il film racconta le vicende di Rick Dalton (DiCaprio) che è stato una star della televisione, protagonista di una serie western che tutti i ragazzini degli anni Cinquanta hanno amato e Cliff Booth (Brad Pitt) sua controfigura e migliore amico. Sullo sfondo la Hollywood del 1969 frequentata sì,da star ma anche da gruppi di hippie liberi e strafatti. Tra questi "la famiglia Manson" che porterà alla morte dell'attrice Sharon Tate nella tristemente famosa strage di Cielo Drive. La sfortunata moglie di Roman Polanski è interpretata nel film da Margot Robbie che è riuscita a coglierne a pieno lo spirito: "Fin dalla lettura mi sono sentita trasportata nella Hollywood del 1969 perché Tarantino sul set ricostruisce tutto, lascia veramente poco alla all'immaginazione. È come se fossi là".

Leonardo Di Caprio interpreta un attore sul viale del tramonto in un periodo di grandi cambiamenti per l'industria cinematografica che si troverà anche ad avere una parentesi italiana lavorando con registi come come Sergio Corbucci e Antonio Margheriti: "Il mio personaggio è angosciato dal fatto che il mondo va avanti anche senza di lui. Uno dei grandi privilegi della nostra professione è vivere delle epoche che non si sono vissute:sono cresciuto guardando i film che vengono citati in "C'era una volta a... Hollywood" e non avrei mai pensato di riuscire a fare quello che facevano i miei eroi. Il mio sforzo è stato grande."

"Per me il cinema è profondamente cambiato anche solo rispetto agli anni Novanta", ha continuato Tarantino, "quando ho iniziato io a fare questo mestiere. Quello che non è più lo stesso rispetto a quei vecchi tempi è l'artigianato, ci si impegnava per creare dei set non si faceva tutto in postproduzione. Non voglio fare la parte del vecchio rincoglionito che dice che il passato è migliore ma tutto questo si sta perdendo e quando si saranno perse queste capacità, non si potranno recuperare".

03/08/2019, 18:08

Caterina Sabato