Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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NAPOLI FILM FESTIVAL 21 - Pupi Avati: "non vi voglio far dormire"


Ospite d'onore, ha incontrato il pubblico al Cinema Vittoria parlando del suo ultimo film, dei suoi luoghi preferiti dove girare e del cinema italiano di oggi.


NAPOLI FILM FESTIVAL 21 - Pupi Avati:
Pupi Avati in una foto di qualche anno fa
Pupi Avati è l’ospite d’onore della serata di giovedì la Napoli Film festival. Al Cinema Vittoria un incontro prima della proiezione del suo ultimo film “Il Signor Diavolo” che, uscito intorno al 20 di agosto, al botteghino ha superato il milione di euro, con un buon riscontro della critica.

“Volevo creare inquietudine e turbamento nello spettatore e riuscire a non farlo dormire la notte…” dice il regista a proposito del suo film “Il Signor Diavolo è un thriller gotico, come è stato definito il mio cinema di questo genere, perché ha sempre una componente sacrale, perché oltre al titolo ci sono preti, chiese e la religione è sempre presente. Lo abbiamo girato in una zona meravigliosa tra Ferrara e il Po che è rimasta inalterata nel tempo. C’è l’acqua, gli aironi e le nuvole che dominano il panorama e non riesci a renderti conto in che tempo sei. Un paesaggio che non fa scadere i film anche se sono datati e come, il mio, ambientati negli anni 50”.

Un buon risultato di pubblico e anche di critica, come vede la situazione del cinema italiano?

“A partire dalla commedia che si fa adesso, a parte film come Perfetti sconosciuti che ha un’idea forte, è ben scritto, ben diretto e ben interpretato, sembra tutta uguale: lo spettatore paga ma quando non ridi, non piangi o non ti spaventi vuol dire che esci dalla sala deluso, e questo fa male a tutto il cinema italiano. E poi abbiamo un pregiudizio storico verso il lieto fine, che ha permesso gran parte del successo della cinematografia americana”.

Pupi Avati, a 81 anni, continua il suo percorso di regista e ha in cantiere diversi progetti insieme al fratello Antonio, produttore, e il vecchio sogno di un film su Dante Alighieri, in vista del settecentesimo anno dalla morte, rimane in testa alla classifica.

27/09/2019, 10:53

Stefano Amadio