NAPOLI FILM FESTIVAL 21 - "Il Principe delle
Pezze", un tesoro cucito ad arte
C'è un luogo, nel cuore di Napoli, dove è possibile perdersi tra centinaia di colori e di tessuti, così suggestivo e magico da sembrare il "Paese dei balocchi".
E' il laboratorio di Catello il vero protagonista de "
Il principe delle pezze" di Alessandro Di Ronza, presentato in concorso al Napoli Film Festival e dedicato all'affascinante universo dei costumi cinematografici.
Abiti, corpetti, pezzi pregievoli e cuciti a mano vengono inscatolati per essere utilizzati su set di film di grandi autori come Sorrentino, Garrone e Martone, accuratamente selezionati e classificati da chi nel suo piccolo sogna in grande, come in una fiaba in cui anche l'ultimo dei "pezzari" può diventare stilista per un giorno.
Non manca chi, proprio grazie ai costumi ha segnato la storia della settima arte, come i pluripremiati Piero Tosi, Gabriella Pescucci e Colleen Atwood che da Sergio Leone a Tim Burton passando per i maestri del cinema italiano, hanno "vestito" personaggi divenuti leggendari, e che attraverso le loro parole restituiscono uno dei lavori più affascinanti della filiera cinematografica.
Più che un piccolo documentario, un piccolo tesoro di grande valore, proprio come quello che Catello da anni custodisce gelosamente, salvaguardando quegli abiti come se fossero suoi figli.
01/10/2019, 11:32
Antonio Capellupo