Note di regia di "Ferdinando il Duro"
I personaggi di Ferdinando il duro sono uomini e donne che non trovano una collocazione nel mondo. Il “mistero” che rimane irrisolto, quello che resta sullo sfondo di tutta la vicenda, mette in rilievo questa incapacità.
Il film è nato per giocare a ricreare atmosfere che si respirano in alcune produzioni che non appartengono solo alla storia del cinema, ma anche e forse soprattutto si legano a un immaginario collettivo. Titoli dalla trama improbabile, fragile, in cui il contenuto lascia il posto alla forma, mettendo in luce il lavoro artigianale dei registi, tecnici e attori.
Se è vero che il legame con il cinema di Dr. Alexander Kluge probabilmente inizia e finisce con il titolo, è altrettanto vero che molto ben nascosti appaiono i riferimenti al cinema di Jacques Tourneur (segnatamente il bellissimo e improbabile "Out of the Past"), o al cinema di Edgar G. Ulmer (con la scena dell'omicidio telefonico di "Detour") o a "The Strange Love of Martha Ivers" di Lewis Milestone...
Sono però riferimenti importanti per il gioco, un gioco serio e allegro (come deve essere un gioco), profondo e complesso, a cercare quell'aura che sposta i nostri film di riferimento fuori dal tempo e li mantiene però, paradossalmente, attualissimi.
Ferdinando il duro è quindi un film che si presenta a un tempo presuntuoso e umile, concluso e abbozzato. Vuole essere grottesco, o piuttosto, frivolo, per citare "Il manoscritto di Missolungi": «Io sono una persona frivola» dissi. «Sei un tragicomico» ribattè Shelley.
Il film è stato girato nel paese e nei pressi di Mezzago (MI), sede del noto locale "Bloom", dove è nato il Kolektiv.
Bloom Kolektiv