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TFF37 - "Now is everything", ora e sempre


In concorso a Torino il lungometraggio d'esordio di Riccardo Spinotti, figlio di Dante, e di Valentina De Amicis


TFF37 -
Un fotografo di moda affronta un periodo complesso della sua vita. Il fratello è morto, la fidanzata lo abbandona ("Dimenticami", gli scrive), la vita procede ma la memoria non aiuta, rimbalzando tra piani temporali e schegge di ricordi, sensazioni provate e desideri inespressi. Procede a lievi strattoni la narrazione di "Now is everything", film d'esordio della coppia - artistica e matrimoniale - composta da Riccardo Spinotti e Valentina De Amicis, anche autori della sceneggiatura insieme a Matt Handy. 

L'attore georgiano Irakli Kvirikadze è Nicolas, fotografo che si sta lasciando soccombere dalla disperazione per il vuoto che improvvisamente è entrato nella sua vita. Personaggi e situazioni appaiono e scompaiono, ritornano e si mescolano annullando lo scorrere del tempo. La vita non va più avanti, in certe condizioni, ma è un infinito e incontrollabile loop di emozioni. 

Sperimentale nella concezione e nello sviluppo, "Now is everything" si avvale della maestria del padre di Riccardo, Dante Spinotti, che cura la fotografia del film e produce (insieme alla moglie Marcella), dei costumi della premio Oscar Colleen Atwood, delle luci e dei panorami della California. Un cast ricco di bellissime presenze femminili (Camille Rowe, Madeline Brewer, Melora Walters, Mickey Sumner...), ma anche di nomi come Anthony Hopkins (pochi secondi in scena per lui) e del figlio di Jack Nicholson, Ray (interpreta il fratello morto del protagonista nei flashback).

Ispirazioni malickiane, sprazzi di mistero ("Strange days", strani giorni: è la scritta sulla maglietta di una misteriosa bambina che appare e scompare): "Now is everything" è un'opera che sa ammaliare e affascinare, ma a cui manca (volutamente) la volontà di narrare e coinvolgere. Un film costruito perfettamente ma che rimane freddamente curato.

Il film è dedicato a Heath Ledger. Non lasciate la sala prima della fine dei titoli di coda.

27/11/2019, 12:00

Carlo Griseri