TFF37 - "Tutto l'oro che c'e'", la natura intorno
Un viaggio nella natura, ma anche nel tempo e nello spazio, nella memoria e nelle emozioni:
Andrea Caccia cerca nel suo documentario "
Tutto l'oro che c'è" di recuperare i suoi ricordi di bambino e la fascinazione che vivere in mezzo alla natura, tra fiumi piante animali e agenti atmosferici, provocava in lui.
Un progetto che ha richiesto quasi cinque anni dalla sua ideazione, che sono serviti a Caccia per riprendere confidenza con un'ambiente - quello tra Piemonte e Lombardia, lungo il
Ticino - in cui dopo molto tempo è ritornato a vivere, seppur - sottolinea - "sull’altra riva rispetto a venti anni fa".
Cinque personaggi si muovono in questo ambiente, quattro storie che non si incrociano mai ma sono inevitabilmente legate dall'ecosistema in cui si svolgono:
Rinaldo, un cercatore d'oro che da sempre vive sulle sponde;
Filippo, un adolescente in cerca di avventure;
Antonio, un naturista che prova a stabilire un legame diretto con la Terra;
Paolo, un cacciatore;
Giuseppe, un poliziotto che compie indagini.
Le voci umane quasi non esistono, sono un sottofondo casuale e a volte importuno: a dominare la scena sono i suoi (e i silenzi) della natura, che accoglie lo spettatore e lo culla, facendolo immergere in una realtà che - chi prima, chi dopo - tutti inevitabilmente arriviamo a riconoscere come nostro patrimonio (perduto, dimenticato, necessario, sottovalutato).
L'oro che c'è, tutto quanto, è intorno a noi. Sappiamo ancora riconoscerlo?
23/11/2019, 13:30
Carlo Griseri