WELCOME PALERMO - Un carro video per il film inclusivo dei Masbedo
In occasione di Manifesta 12 i Masbedo hanno realizzato un “Videomobile”, da un vecchio furgone malconcio, hanno tirato fuori un “carro video” pronto a scorrazzare per le vie di Palermo alla ricerca di soggetti da riprendere in situazioni urbane. Dotato di un palco e di sistema audio, è una sorta di studio ambulante che ricorda i vecchi fotografi girovaghi delle fiere, che andavano alla ricerca di ritratti e di curiosi, pronti a farsi immortalare in mezzo al tripudio della popolazione festante.
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Welcome Palermo" è un progetto di documentario sperimentale che racconta il rapporto di Palermo con il cinema ed è stato presentato in prima mondiale allo Schermo dell'Arte 2019 di Firenze. Vi si alternano interviste a personalità conosciute e sconosciute, si utilizza materiale di archivio e spezzoni di film girati nel capoluogo siciliano, dj che suonano dal vivo e writers intervengono nel racconto, mostrando le zone più periferiche di Palermo, testimoniando la vivacità e la freschezza della scena artistica locale. Come hanno raccontato i due artisti in sala, "
Welcome Palermo" vuole essere un film inclusivo e politico, si lascia la parola alle persone comuni e si da spazio a coloro che di solito sono esclusi dal grande occhio giudicante del cinema industriale.
Altra presa di posizione politica ed anche estetica è la scelta di far leggere ai cittadini le domande sulla sessualità di "
Comizi d'amore" di Pier Paolo Pasolini. Il vecchio video mobile con il suo palco diventa dunque un palcoscenico aperto a tutti per raccontare il cinema a Palermo. Non esistono più distinzioni di genere o film di serie A o di serie B, su quella pedana si parla dell'immaginario, del sogno e dei fantasmi che si muovono sullo schermo. Tra i tanti personaggi celebri che spuntano nel film, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, impegnato in un surreale comizio in uno stadio vuoto. Emergono via via citazioni da Vittorio De Seta, Luchino Visconti con "
Il Gattopardo" e in alcuni personaggi presi dalla strada, sembra sempre aleggiare lo stile scarno e dissacrante di Ciprì e Maresco. Interessantissime le decine di micro storie, inserite nella cornice narrativa generale, tra le quali spiccano quella di Suor Cornelia che ha lavorato all' interno della San Paolo Film e l'intervista a Vittoria Alliata , figlia di Francesco Alliata della Panaria Film.
Nel finale si rimette in scena una sequenza di "
Il Gattopardo", proprio nella location originale, lo splendido Palazzo Valguarnera Gangi. La scena epica del ballo di Visconti viene reinterpretata dalla comunità Tamil di Palermo, la musica originale di Rota viene stravolta da un coro, ed è un finale inaspettato che ci regala grandi emozioni.
21/11/2019, 07:56
Duccio Ricciardelli