SHOOTING THE MAFIA - La prima fotoreporter al femminile
Il film "
Shooting the Mafia" di
Kim Longinotto apre un nuovo capitolo sulla fimografia dedicata alla fotografa
Letizia Battaglia. Donna determinata e coraggiosa, è una delle artiste della fotografia più conosciute del mondo. La location è la sua Palermo, con le sue contraddizioni, la sua bellezza ma anche la lotta ormai quotidiana all'ingiustizia e al sopruso. Attraverso un bianco e nero elegante e preciso la Battaglia racconta le storie dei suoi concittadini in un territorio da sempre difficile e riesce a fare arte ed impegno etico superando il linguaggio del semplice fotogiornalismo di cronaca nera.
Kim Longnotto è da sempre impegnata sul fronte della difesa delle donne contro ogni tipo di discriminazione o sopruso e con "
Shooting the Mafia" ritorna al suo linguaggio congeniale, il documentario. Realizzato montando interviste recenti con spezzoni di film, filmini amatoriali e foto realizzate da Battaglia nel corso della sua intensissima carriera, il film si basa tutto sulla presenza della donna, la sua fisicità e il suo carattere forte ed anti convenzionale. Anche la vita della Battaglia è un film nel film, tradisce e lascia il marito e viene minacciata per questa sua scelta di libertà, decide in tarda età dunque di mettersi sulla strada e di ritrarre il lato più basso della mafia siciliana. Siamo lontani dagli stereotipi cinematografici della malavita rappresentata nel lusso e nello sfarzo, la fotografa documenta il reale e la vita di strada nei quartieri poveri. Prima fotoreporter donna assunta dal giornale L'Ora ed ora riconosiuta a livello mondiale. La carriera della Battaglia nel film della Longinotto però passa in secondo piano, si apre uno squarcio nella vita di una donna, la regista si confida con la fotografa per creare un documentario delicato e sincero.
22/11/2019, 13:19
Duccio Ricciardelli