TFF37 - "Fuori Tutto", la svendita di una vita
Dopo una vita a vendere calzature, a voler "fare le scarpe" questa volta sembra essere la crisi.
Protagonista di "
Fuori Tutto", documentario presentato in anteprima al 37° Torino Film Festival è la famiglia dello stesso regista Gianluca Matarrese, che dopo aver trascorso dieci anni da vera e propria potenza di mercato, con trenta negozi sparsi per il Piemonte, si ritrova d'un tratto a combattere contro i debiti.
Per Matarrese, che ormai vive in Francia da tempo occupandosi di regie televisive, quello affrontato per mettere in piedi il film sembra una sorta di viaggio all'indietro, verso un tempo e un luogo rievocato attraverso vecchi super8 e gli infiniti racconti di una famiglia sempre più in crisi, soprattutto relazionale.
Dai set di provini per reality show, con ragazzi e ragazze pronti a mettere in scena la vita, si passa alla reale documentazione del quotidiano di due genitori che sembrano vedersi crollare il mondo addosso, e di una sorella per niente disposta ad assecondare delle rischiose strategie di sopravvivenza.
Via via la macchina da presa va oltre il mero mezzo di registrazione audiovisiva, divenendo il muro su cui si infrange un continuo sfogo emozionale, annullando così qualsiasi distanza con lo spettatore che viene coinvolto in conversazioni intime e delicate.
Oltre a raccontare la necessità di dover svendere la merce in magazzino per ripianare i debiti, il titolo "Fuori tutto" diventa quindi metafora della svendita di anni di fatica, e di persone che, raggiunto il picco di nervosismo, sono ormai pronte a svelare anche le paure più nascoste.
28/11/2019, 07:28
Antonio Capellupo