RIVER TO RIVER 10 - Vince “Hellaro” di Abhishek Shah
Il film “Hellaro” del regista Abhishek Shah, racconto che si interroga sul patriarcato e sulla ribellione al femminile attraverso la libertà di danzare, si aggiudica il River to River Audience Award (il premio del pubblico) come miglior lungometraggio del 19/mo River to River Indian Film Festival, il festival di cinema indiano unico in Italia, dal 5 al 10 dicembre 2019 a Firenze.
Il festival diretto da Selvaggia Velo annuncia i titoli vincitori di questa edizione martedì 10 dicembre alle ore 20.30, al cinema La Compagnia di Firenze.
Il regista e sceneggiatore del film vincitore, Abhishek Shah e il produttore Prateek Gupta - entrambi ospiti del festival per presentare il film - hanno dichiarato in un video messaggio: “È una sensazione estatica che un film uscito da una piccola e remota regione come il Kutch nel Gujarat possa connettersi così bene al pubblico italiano, che ha deciso di omaggiarci dandoci l’onore di questo premio quindi ne siamo molto felici. A nome di tutto il team di Hellaro, non ci resta che dire a tutti grazie mille!”
Con una storia che racconta di donne, matrimoni e luoghi di un passato non molto lontano, il film dai panorami mozzafiato dipinge l’esistenza delle donne di un villaggio dei primi anni ’70 nel Rann di Kutch, che viene sconvolta dall’arrivo di un uomo misterioso, il quale con la sua musica, le aiuterà a trovare una via di fuga dalla realtà. Al centro della trama, la giovane Manjhri sposa un uomo del posto; da quel momento entra a far parte del gruppo di donne la cui unica occasione di fuggire dall’oppressione della società patriarcale è il tragitto quotidiano verso il pozzo, dove si recano per l’approvvigionamento dell’acqua. Una mattina troveranno qualcuno che cambierà le loro vite per sempre.
La giuria popolare, composta dal pubblico votante in sala, ha inoltre assegnato il premio per il miglior documentario a “My Home India” della regista Anjali Bhushan che ha filmato le testimonianze dei superstiti polacchi dei campi di concentramento della Seconda guerra mondiale accolti in un campo di rifugiati a Kolhapur, in India.
Infine, a vincere il premio per il miglior cortometraggio è stato “Seher” di Sachin Aggarwal, lavoro che racconta il viaggio in taxi intrapreso dalla giovane Seher per andare a visitare il Taj Mahal. Durante il tragitto, un guasto alla macchina sarà l’occasione per instaurare un dialogo più approfondito con l’autista.
I film vincitori, e una selezione del “Best Of” di questa edizione del River to River, nel corso del 2020 saranno proiettati a Milano a presso lo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto, 2) e all’Isola del Cinema di Roma.
Spiega Selvaggia Velo, direttrice e ideatrice del festival: “La 19/esima edizione del River to River si è conclusa con un grande apprezzamento per la qualità dei film da parte del pubblico. Le tematiche spaziavano tra generi e temi diversi: dal thriller giudiziario alle animazioni, dalla leggerezza delle serie web alle storie di emancipazione al femminile. “Hellaro”, la pellicola vincitrice, è la conferma di un’attenzione particolare al ruolo della donna. Il lavoro scritto e diretto dal giovane regista Abhishek Shah è una storia semplice ma raccontata in un modo potente, di 12 donne e del loro coraggio di sfidare le regole. Le coreografie e la musica aiutano a rendere unica questa pellicola. Sono oltremodo felice che gli ospiti che hanno partecipato a questa edizione e presentato i loro film a Firenze sono stati felici dell’accoglienza ricevuta. Stiamo già al lavoro per preparare un’indimenticabile edizione 2020, come sempre ricca delle molteplici anime e sfumature di contenuti che solo l’India riesce a regalarci. Get rivered!”
Il River to River Florence Indian Film Festival ha proposto in sei giorni, dal 5 a 10 dicembre, ventisei pellicole tra prime europee e italiane. 40 gli eventi complessivi in programma tra proiezioni, mostre fotografiche, incontri con i protagonisti, lezioni di cucina ed eventi off. Hanno partecipato ospiti internazionali tra cui Shonali Bose, regista che ha presentato il commovente lungometraggio “The sky is pink”; Abhishek Shah, giovane cineasta autore del film Hellaro, sulla condizione femminile in un villaggio del Gujarat e Anjali Bhushan, che nel suo My Home India ha filmato le testimonianze dei superstiti polacchi dei campi di concentramento della Seconda guerra mondiale che, liberati, furono accolti in un campo di rifugiati a Kolhapur.
10/12/2019, 21:47