Note di regia di "L'Incontro"
In un momento storico in cui sui social network è possibile andare a ritroso nella cronologia e scoprire il passato di qualsiasi persona, ho cercato di raccontare una storia lineare che riflettesse il tema della vendetta da un punto di vista passivo. Il movente che innesca l'azione, il passato di questi personaggi e tutti gli elementi di contorno (comprese le simbologie e le soluzioni narrative), possono essere – e mi piacerebbe che lo fossero – interpretati liberamente dallo spettatore secondo il proprio vissuto. L'incontro è un corto che sfiora diverse tematiche senza afferrarle. È sfuggevole, criptico, irrisolto. Non ricerca l'empatia dell'osservatore ma la curiosità morbosa nell'atto dell'osservare, la partecipazione passiva ad un evento potenzialmente pericoloso.
Vito Sugameli