Note di regia di "Dentro il collettivo"
Il film nasce a livello progettuale nell’autunno 2012. L’idea di base è quella che poi si è concretizzata nell’effettuazione delle riprese: seguire e raccontare quello che avviene all’interno di un centro sociale, dalle motivazioni per cui un ragazzo vi entra, al perchè decide di rimanere, alle ragioni, infine, perché qualcuno lascia, continuando o meno la sua esperienza di lotta in altre forme o in altre sedi. Al contempo vi era la necessità di raccontare anche come questa comunità si rapportava con l’esterno, incrociando la contemporaneità politica.
Naturalmente un racconto di questo tipo non poteva essere scritto nei minimi dettagli, ma occorreva inseguire la realtà attraverso una presenza costante quasi ossessiva della telecamera. I materiali raccolti vanno da riprese di eventi pubblici, manifestazioni, azioni, occupazioni, a momenti interni, quali assemblee, circostanze conviviali, ecc. La fiducia del gruppo, conquistata giorno per giorno, e mai data per scontata, ha consentito riprese che sarebbero state impossibili per una produzione standard, con una troupe al completo, tempi risicati, e un preciso copione scritto. Una team produttivo del genere avrebbe finito per essere percepito come soggetto estraneo, non avrebbe avuto accesso alle situazioni più intime, e avrebbe finito per fallire nell’obiettivo di riuscire a raccontare una comunità così particolare. Il budget limitato per quanto non possa essere considerato un vantaggio ha favorito l’utilizzo di attrezzatura poco appariscente.
L’approccio scelto rimane quello di cogliere nel vivo la realtà, attendendo anche il suo compiersi, di non costruire ad hoc delle situazioni, se non quelle relative alle interviste. I centri sociali, da questo punto di vista, fortunatamente hanno delle pratiche rituali (azioni, presidi, manifestazioni, ecc.) molto spesso necessarie per legittimare la propria stessa esistenza, che favoriscono comunque una programmazione del lavoro. Un lavoro lungo e paziente, ma necessario per poter passare alla fase successiva del montaggio.
Lorenzo Melegari