L'UNIONE FALLA FORSE - In streaming fino al 3 aprile
L'unione falla forse, il film documentario su omofobia e unioni civili del regista pugliese Fabio Leli, celebra un anno dall'anteprima internazionale avvenuta in Francia, al Festival di Grenoble, nel Marzo 2019. Per la ricorrenza, dopo i premi e le presentazioni in vari festival nazionali e internazionali e le tante proiezioni nei cinema delle città italiane, sarà in streaming gratuito fino al 3 Aprile 2020, per contribuire alla campagna #iorestoacasa, nata per allietare le giornate degli italiani, costretti a stare casa per l'emergenza coronavirus.
Per la visione sarà sufficiente accedere al sito
www.lunionefallaforse.it e cliccare sulla sezione "streaming".
Sarà possibile, per chi lo vorrà, sostenere il film con una donazione.
Nel nuovo progetto del giovane regista pugliese, presentato in anteprima nazionale alla 34° Edizione del Lovers Film Festival di Torino in cui si è aggiudicato il premio "La Stampa", i temi centrali sono l'omofobia e le unioni civili. Protagoniste della pellicola due famiglie omogenitoriali, una coppia di ragazzi pugliesi con due bambini e due donne palermitane con la loro figlia. La vita tranquilla e serena delle due famiglie, così simile a tante altre, viene interrotta dalle interviste ad esponenti di partiti e movimenti vicini al Family Day e al recente Congresso delle Famiglie di Verona, tra cui Mario Adinolfi, Gianfranco Amato, Silvana de Mari e Massimo Gandolfini, che espongono liberamente le proprie bizzarre idee sull'introduzione della legge, sul tema dell'omofobia e sull'omosessualità.
Il quadro che ne viene fuori è quello del "primo film che, con amore ed ironia, lotta contro l'omofobia".
Il film si impone come un importante documento d'attualità, a causa della crescita esponenziale dei movimenti ProLife di stampo cattolico estremista nonché della loro ascesa politica, grazie all'exploit dei partiti di destra che li hanno accolti nelle loro fila (l'ex ministro della Famiglia Fontana e il senatore Pillon, entrambi membri del Family Day, ne sono un chiaro esempio). Ma anche per il crescente bisogno di riconoscimenti giuridici che le famiglie omogenitoriali chiedono a gran voce e a cui a volte solo la magistratura concede l'approvazione, a causa del taglio della Stepchild Adoption dalla legge sulle unioni civili del 2016 e del recente ritorno, sulla carta d'identità, alla dicitura di "padre" e "madre" imposta dall'ex ministro Salvini.
L'unione falla forse può vantare i patrocini di Amnesty International, Associazione Famiglie Arcobaleno e Cgil Nuovi Diritti ed è promosso da Uaar, Agedo, Rete Genitori Rainbow e I Sentinelli di Milano.
L'unione falla forse, già presentato a Marzo in anteprima internazionale al Festival Vues D'en Face di Grenoble, è approdato ad Aprile anche in Romania al Serile Filmului Gay Film Festival di Cluj, poi in India per l'Out&Loud Queer Film Festival di Pune dove ha vinto il "Best India Premiere", in Norvegia per il DokFilm, il più antico e prestigioso festival di cinema documentario norvegese, in Grecia al 6° Festival del documentario di Ierapetra, vincendo il premio come Miglior Film, e ancora in Italia, al 7° Ariano International Film Festival e al 12° OMOVIES Film Festival di Napoli, dove ha ricevuto una menzione speciale.
24/03/2020, 08:41