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COMUNQUE UMANI - I volti tristi del lockdown


Paolo Cirelli e Stefano D'Andrea documentano due mesi di esistenza surreale vissuta in quarantena dagli italiani.


COMUNQUE UMANI - I volti tristi del lockdown
"Comunque Umani" è l'unico film italiano proiettato al cinema a sale vuote durante il lockdown 2020 (Plinius Multisala di Milano, Cinema Roma di Seregno, Cinema Boldini di Ferrara, Wanted Clan di Milano). Una lunga epistola, una riflessione sul primo piano quella di Paolo Cirelli e Stefano D'Andrea.

I registi mettono di fronte lo spettatore davanti a se stesso durante il lockdown. Quanti video selfie e quante telefonate video con i cari, fidanzate, parenti lontani abbiamo fatto durante la quarantena. Infiniti. Ora che siamo approdati nella famigerata Fase 2 dare uno sguardo alla quarantena ci fa vedere molti dei nostri tic, delle paure e delle aspettative che avevamo in quei quasi due mesi di situazione surreale.Ora che possiamo camminare e circolare di più nelle strade e che il nostro universo esistenziale si è allargato al di là della poltrona del salotto e della cucina, ci sentiamo forse ancora più smarriti. Abbiamo perso quel guscio protettivo che ci proteggeva dalla malattia.

La voce fuori campo del film ci regala un bel testo, anche commovente, è inevitabile poi non immedesimarsi in quell'umanità fragile e forte allo stesso tempo, in attesa di un futuro incerto e magari ben peggiore della famigerata chiusura totale nelle case. Saremo "Comunque Umani" con o senza il maledetto virus.

09/05/2020, 08:00

Duccio Ricciardelli