Note di regia di "Quale Patria"
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Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il
suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i
frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma
l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui
tutto scorre per non passare davvero.
Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi
non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe
che questo Paese speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi
sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima
indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.
Pier Paolo Pasolini - Scritti corsari anno 1975
Le parole scritte da Pier Paolo Pasolini nel 1975 descrivono ancora perfettamente l'anima profonda dell'Italia. Questo paese smemorato, in cui i testimoni diretti della storia sono sempre meno e in cui ogni giorno si tenta di mistificare quello che è stato il fascismo, sino alla giustificazione se non al rimpianto, mi ha fatto avvertire l'urgenza di scrivere, insieme a Luca, questo film. Alla base del progetto vi è innanzitutto un grande lavoro di ricerca d'archivio; abbiamo setacciato i fondi fotografici e abbiamo utilizzato vecchie musicassette in cui, negli anni '80, erano state incise le testimonianze di numerosi partigiani e staffette attivi nella Resistenza Romagnola. Le voci vere, le parole masticate, le espressioni dialettali sono l'anima e lo scheletro di questo lavoro. Quale Patria è un film fatto di piccoli racconti, di frammenti di memoria; è un affresco collettivo così come la Resistenza è stata un atto collettivo.
La storia di Gianni Ravegnani, protagonista del nostro film e volontario nel 2008 e 2009 di Educaid nella Striscia di Gaza (Palestina), si intreccia con le vicende narrate dai partigiani. Il parallelismo tra la Resistenza al nazi-fascismo e la Resistenza del popolo Palestinese è un modo per attualizzare quanto avvenuto nel nostro paese oramai 75 anni fa e ricordare agli spettatori che, in giro per il mondo, pace e democrazia sono ancora poco più che un miraggio.
Giaime Barducci e
Luca Berardi