!Xš‚‰

Note di regia de "La Guerra di Cam"


Note di regia de
LA GUERRA DI CAM è un racconto di formazione, un’immersione nel “cuore di tenebra” del mondo da parte di un ragazzino dall’anima pura che, perso il riferimento affettivo ma iperprotettivo di sua madre, è costretto ad affrontare per la prima volta da solo tutte le sfide di un mondo completamente in balia di guerra e violenza. A guidarlo c’è solo il desiderio quasi irrealizzabile di ritrovare sua sorella e arrivare insieme al mare, il luogo della speranza di cui tutti vagheggiano ma pochissimi riescono a raggiungere. Perché tra il sogno e la realtà c’è di mezzo una landa sconfinata, battuta dalle milizie che uccidono la popolazione e dai cacciatori di taglie che, mascherati da traghettatori, in realtà catturano chi cerca di arrivare ai barconi per farli prigionieri.
Nel mondo di Cam la civiltà come la conosciamo è finita a causa di una serie di eventi distruttivi climatici e non solo. Tutto quello che sappiamo è che da anni è in corso una guerra, non si sa se chimica e militare e trae ispirazione dalle realtà più povere del nostro pianeta come l’Africa o la Siria, con le carovane di migranti si mettono in il miraggio di una vita migliore ma anche a tutto ciò che sta accadendo intorno a noi, distruzione ecologica, crisi sociali, pandemia.
In un contesto del genere, sopravvivere è l’unica cosa che conta. Per questo ogni personaggio è costretto a cedere alla violenza e al suo lato oscuro.
Ed è quello che succede anche a Cam, che a differenza di tutti non cede all’istinto di sopravvivere e basta ma mette a rischio l’unica cosa che ha, la sua vita, per trovare sua sorella. È un viaggio che lo costringerà a crescere, che gli farà fare i conti con le bugie protettive che gli ha sempre detto sua madre e con gli insegnamenti del Frate, una figura paterna che non ha nessuna intenzione di indorargli la pillola e vuole educarlo alla violenza come unica possibilità di raggiungere i suoi obiettivi. Perché in un mondo che fa della violenza e della sopraffazione un’arma, rimanere puri, come gli dice il Frate significa solo morire.

LA GUERRA DI CAM è un film permeato di riferimenti al cinema di Sergio Leone e Duccio Tessari e ispirato alla letteratura western apocalittica del Cormac McCarthy Meridiano di sangue e The Road, ma anche dal John Lansdale de La Foresta. L’ambientazione di questa storia è dichiaratamente un mondo diverso dal mondo western classico, è uno scenario possibile che possiede necessariamente elementi contemporanei. Del western rimangono i suoni e le situazioni. Un vento forte e continuo accompagna il viaggio dei protagonisti tra architetture incompiute e orizzonti deserti mentre la luce e i paesaggi naturali raccontano al tempo stesso una natura contaminata dalla devastazione umana ma anche tornata padrona. Così come elementi più arcaici del territorio convivono con i resti della civiltà contemporanea.