Note di regia di "Accamòra (In questo momento)"
Accamòra nasce da un periodo della mia vita in cui sentivo di essere interiormente livida,
un periodo segnato dalle sconfitte.
Da un giorno all’altro, mi sono ritrovata catapultata da Roma alla Calabria, casa mia, con
l’urgenza di dover colmare un vuoto e con la paura di ricominciare tutto da zero.
Avevo la necessità di incanalare i miei sentimenti verso qualcosa che mi aiutasse a
demonizzarli e in questo senso il mezzo cinematografico mi ha aiutata a farlo.
Scrivere “Accamòra” quindi è stato terapeutico e Antonio, il protagonista, è il portavoce del
dolore e della paura che appartengono a ognuno di noi.
La Calabria è contenuto ma anche contenitore.
Proprio perché il cinema ci permette di parlare con le immagini, la mia terra porta con sé il
peso di dover raccontare ciò che le parole non possono dire.
Emanuela Muzzupappa