CONCORTO FILM FESTIVAL 19 - I vincitori
Asino d’Oro
Giòng sông không nhìn thấy (The Unseen River) di Pham Ngoc Lan
Vietnam/Laos, 2020, Fiction, 23’
Luoghi incredibili, inquadrature analitiche, una narrazione che indirizza la nostra attenzione sul suono e un racconto dalla struttura elicoidale: ecco cosa ci ha affascinato. Un film che assume i toni del sogno e che, con lo scorrere del tempo, ci fa perdere completamente nello scorrere del Mekong. Siamo già caduti addormentati? È sufficiente seguire la luce. Un corto che ci ha catturati e travolti. Il premio Asino d’Oro va a The Unseen River, di Pham Ngoc Lân.
Premio Speciale della Giuria
The End of Suffering (A Proposal) di Jacqueline Lentzou
Grecia, 2020, Fiction, 14’
Un film che è al contempo un’ode alla malinconia, all’immaginazione e al cinema. E quante più volte lo si guarda, quanti più omaggi vengono scoperti. Il cinema è forse in grado di mettere fine al dolore? Guardare questo corto è come sognare ad occhi aperti. Jacqueline Lentzou e la realtà alternativa che propone con il suo The End of Suffering (a proposal) ci fa sentire sopraffatti dalla bellezza, sensibilità e intelligenza emotiva che riesce a comunicare. È quindi per noi un immenso piacere assegnarle il Premio Speciale della Giuria.
Menzione Speciale della Giuria
Genius Loci di Adrien Merigeau
France, 2019, Animazione, 16’ 20’’
Premio Giuria Giovani
Clean with Me (After Dark) di Gabrielle Stemmer
Francia, 2019, Documentario, 21’
Clean with me mostra l’universo femminile da un punto di vista totalmente soggettivo, partendo da video raccolti su Youtube e Instagram. È un percorso che va a crescere e catapulta lo spettatore in un mondo assurdo, paradossale, un mondo a cui si fa fatica a credere.
Lo abbiamo scelto come vincitore per l’originalità del montaggio, la coerenza, la ricerca che sta dietro al lavoro e l’utilizzo dei social per entrare ancora di più nelle storie personali delle donne – spesso nel ruolo di madri e mogli- che vengono raccontate all’interno del documentario.
Menzione Speciale Giuria Giovani
Uzi (Ties) di Dina Velikovskaya
Russia/Germania, 2019, Animazione, 7’ 36’’
Un racconto adorabile, semplice e delicato, che sfrutta appieno quel potere rappresentativo e poetico che solo l’animazione possiede. Un modo leggero, ma anche in tensione, di raccontare la potenza dei legami che intrecciamo, lo sconvolgimento e la trasformazione. In una sorta di taglio del cordone ombelicale, traumatico da entrambi i lati, con la consapevolezza che anche se lontani, e forse un po’ cambiati, si è comunque connessi.
Premio del Pubblico
Ijrain Maradona (Maradona’s Legs) di Firas Khoury
Germania/Palestina, 2019, Fiction, 23’
30/08/2020, 16:46