FESTIVAL MIX MILANO 34 - I vincitori
Un’edizione resiliente e partecipata. Così potremmo definire l’edizione 2020 del Festival MIX Milano di Cinema GayLesbico e Queer Culture che ha fatto rivivere l’emozione di ritornare al cinema del Piccolo Teatro Strehler e Piccolo Teatro Studio Melato e ha permesso la visione di film in anteprima italiana ed europea non solo in sala ma anche in streaming.
Premio Miglior Lungometraggio
Per la forza con cui descrive un universo nel quale la differenza non è tollerata, ma dove tutte le componenti sociali, religiose e politiche si attivano non solo per combatterla ma soprattutto per farla rientrare nella norma, e per la denuncia in particolare verso l’atteggiamento omofobo delle nuove chiese evangeliste. Il tutto raccontato con uno stile di grande complessità drammaturgica e attraverso una sceneggiatura articolata e impeccabile.
Il premio per il miglior lungometraggio va a Temblores di Jayro Bustamante.
Menzione Speciale Lungometraggi
Per il tono attuale con cui descrive la società multietnica americana contemporanea e sottolinea il paradosso della costruzione di qualsiasi muro; per l’originalità e la rabbia dei personaggi che son tutt’altro che perdenti; e per l’autentico e commovente sguardo indipendente.
La menzione speciale va a La Leyenda Negra di Patricia Vidal Delgado.
Premio Miglior Documentario
La giuria all’unanimità ha scelto, come vincitore della sezione documentari del 34° Festival MIX Milano, il film Welcome to Chechnya.
Un film importante, pieno di paura, di coraggio, di vita ed amore.
Documenta con lucidità la feroce persecuzione degli omosessuali in Cecenia riuscendo a parlare a tutti noi dell’importanza della parola “Libertà” (con la elle maiuscola).
Welcome to Chechnya ha una struttura elaborata, di alta qualità cinematografica ed è l’esempio della necessità di documentare con il cinema.
Un film che racconta la solitudine ma anche l’amore della comunità e che porta a farci delle domande sulle possibili Cecenie in Italia e nel mondo.
Menzione Speciale Documentari
La giuria ha deciso, per l’importanza del tema trattato, di dare una menzione speciale a "Libertà" di Savino Carbone.
La doppia discriminazione, legata all’immigrazione clandestina e alla omosessualità, è un problema estremamente attuale e ancora poco conosciuto.
Speriamo che questo film possa contribuire al dibattito pubblico e incoraggiare l’impegno di tutti e dell’intera “comunità”.
Premio Miglior Cortometraggio
La nostra società impone che in una coppia ci siano delle tappe fondamentali per sentirsi normali. Fidanzamento, convivenza, matrimonio e figli. Tutto deve accadere secondo un calendario rigido e prestabilito.
Il corto vincitore ci ha fatto riflettere sul fatto che non per tutti, non per forza, sia così. Che una persona nella coppia voglia seguire questo percorso non significa che anche l’altra sia d’accordo.
A volte, per un problema di comunicazione, per evitare gli scontri si finisce per aderire a un progetto di vita dell’altra persona e alla fine ci si sacrifica e ci si ritrova inghiottiti , imprigionati in una realtà che ci soffoca, dove l’unico gesto per liberarsi è un gesto estremo.
The Conrads vince il premio miglior cortometraggio.
Menzione Speciale Cortometraggi
Quello del regista è un messaggio comune e universale che può adattarsi non solo a un parente ma anche a un amico o a un compagno. La paura di ferire le persone che amiamo mostrando noi stessi. E così vediamo questa donna, vecchia e malata soffrire all’inizio per l’orientamento sessuale del proprio nipote ma poi dolore e amore si fondono, ci prendono allo stomaco, al cuore e questo ci riempie di speranza.
Unconditional Love ottiene la menzione speciale per i Cortometraggi.
21/09/2020, 08:04