Note di regia di "Ismaell Il Demone"
Il soggetto è stato scritto nel 2014 ma la produzione è iniziata nell’estate del 2015. E’ il primo lungometraggio importante dell’autore e regista Luigi D’Alessandro, girato sulla falsa riga del maestro Dario Argento suo mentore con molta umiltà. La pellicola un po’ ovattata, sbiancata ricorda gli anni ’70, ’80, con contrasti smorzati. Un giallo- thriller dai toni noir per certi versi autobiografico, volutamente girato nelle zone del torinese perchè l’autore è molto legato ai luoghi della sua vita. Il cast è formato da attrici ed attori professionisti ed aspiranti attori, il tutto in presa diretta con tutti i suoni non filtrati degli ambienti per rendere la pellicola vera come se lo spettatore fosse li in mezzo a loro. Un film grezzo, poco elaborato, libero di sfogare la propria anima contorta e per certi versi contradditoria in opposizione agli stili preconfezionati troppo perfetti d’oggi. Dialoghi minimali, molto girato. Suoni ed ombre ne caratterizzano le atmosfere tetre, ben bilanciate con i vari momenti d’ironia. Il film è stato volutamente girato nelle zone dove l’autore stesso risiede perchè oltre ad amare il territorio piemontese, voleva valorizzare tale territorio spesso oggetto di scempi ecologici; far vedere come location di normalissima vita quotidiana di terza cintura torinese, potessero trasformarsi in set particolari e talvolta mistici. Nel cast attori/ci professionisti ed aspiranti tali perchè, sebbene alcune volte non all’altezza della situazione, l’autore e regista voleva lavorare con persone che vivessero le location essendo residenti stessi, nonchè dare l’ opportunità di espirimere il proprio essere. Una scelta azzardata ma efficace perchè poi il riscontro del pubblico, principe del foro, ha dato il suo verdetto positivo.
Luigi D'Alessandro