CINEMAMBIENTE 2020 - I "Cinquanta Passi" di un ghiacciaio
Michele Cucchi è una guida alpina e un soccorritore che dopo aver tanto ricevuto dalla montagna ha deciso di concentrare molti dei suoi sforzi nel "ripulire" gli spazi in cui vive da sempre: il ritirarsi sempre più rapido dei ghiacciai ("
Cinquanta passi" in meno in un solo anno...) riporta alla luce rifiuti perduti ma anche - nei peggiori dei casi - resti umani sconosciuti.
Cucchi e il suo team si sono dati la missione di restituire alle famiglie gli oggetti personali ritrovati in giro, a volte decenni dopo la loro scomparsa, e soprattutto di dare la certezza del destino dei loro cari.
Ma la loro opera - insieme a lui
Agostino Da Polenza, Michele Freppaz, Elisabetta Dall’O, Gerold Biner e Bruno Jelk - non si limita a questo, puntando a diffondere l'educazione ambientale nel mondo, con progetti specifici nel Karakorum e nel villaggio nepalese di Chepwa.
Difendere la montagna, rispettare i suoi tempi e i suoi riti, celebrarne la vita (e osservarne le difficoltà): il regista
Niccolò Aiazzi osserva e riporta, e allo spettatore sembra - a tratti - di essere su quelle vette.
05/10/2020, 08:30
Carlo Griseri