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MALEDETTO MODIGLIANI - In sala il 12, 13 e 14 ottobre


Un docufilm diretto da Valeria Parisi che racconta la vita di Amedeo Modigliani sin dalla sua infanzia livornese, dove cresce in una famiglia ebrea benestante.


MALEDETTO MODIGLIANI - In sala il 12, 13 e 14 ottobre
"Maledetto Modigliani" al cinema il 12-13-14 ottobre
Grazie alla madre, che vede in lui un futuro da artista, Amedeo potrà frequentare le migliori accademie e scuole di pittura e scultura della città toscana che sempre rimarrà nel suo cuore. La parte biografica e storica supportata dal contributo di conoscitori e studiosi, nonché da collezionisti e artisti, cerca di illustrare la carriera dell’artista Modì soprannominato dagli amici Maudì, ovvero maledetto.

Una vita vissuta entusiasticamente (nonostante non sia mai riuscito a vendere un quadro per più che pochi spiccioli) raccontata da immagini d’epoca e da filmati originali che ci svelano le sue opere, la sua casa, le sue donne, le sue vicende parigine, la sfortuna economica, le amicizie con Picasso e gli altri artisti di Montmartre e Montparnasse. La parte recitata, interpretata da giovani attrici esordienti, ci svela la vita dell’artista da un punto di vista originale e del tutto femminile, delineato e fortemente voluto dalla regista Valeria Parisi, che ha scritto con Arianna Morelli su soggetto di Didi Gnocchi.

Una storia narrata in prima persona dal personaggio di Jeanne Hebutérne, la compagna con cui condivise gli ultimi anni della sua breve vita ( Modigliani, morì di tubercolosi a soli trentacinque anni). Jeanne pittrice ventunenne che si suicida per la disperazione e per il dolore due giorni dopo la sua morte, Jeanne che ha sperato fino all’ultimo di poter vivere una vita normale con Amedeo, Jeanne la donna che gli ha dato una figlia e che è incinta di otto mesi quando si getta dalla finestra della loro mansarda di Parigi.

Jeanne ci racconta anche delle molte altre donne che hanno costellato la vita del famoso ma sfortunato pittore, colleghe, compagne, amanti e muse ispiratrici nonché modelle e la sua voce narrante le descrive accuratamente, svelando grazie al loro punto di vista, chi era il geniale Amedeo, uomo bellissimo dal portamento elegante, intelligente e di grande cultura, artista maledetto della Parigi dei primi novecento, genio ribelle della Ville Lumière e grande tombeur des femmes, alcolista e fumatore d’oppio, affamato, senza un posto dove andare e senza un soldo in tasca, ma sempre lucido e determinato ad esprimere a pieno la sua arte unica e irripetibile (in realtà ripetibilissima visto che grazie alla bravura dei falsari di tutto il mondo, le sue opere sono magicamente triplicate).

Ricco di interviste che descrivono gli aspetti più caratteristici di Modigliani, alternate alla lettura del libro di poesie che l’artista teneva sempre in tasca e alle immagini delle attrici che impersonano le donne dell’artista, il film scorre via lentamente senza in realtà rimanere troppo impresso, mancando forse di qualcosa che ci faccia affezionare all’artista, che ci renda tristi per lui o che ce lo faccia perlomeno rimpiangere. Fredde e scivolose come un libro di scuola pieno di nozioni ma mai aperto, le immagini scorrono lente (soprattutto quelle delle attrici che si vestono o si specchiano) e mentre la parte poetica fa fatica ad entrare nei nostri cuori, purtroppo anche la figura dell’artista rimane defilata nonostante sia protagonista.
Parte del progetto originale ed esclusivo “La Grande Arte al Cinema” di Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies questo docu-film evento, sarà proiettato nelle sale italiane soltanto il 12, 13 e 14 ottobre.

09/10/2020, 12:00

Silvia Amadio