FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - Due generazioni a confronto
Antonio
(Renato Carpentieri) vive in Lussemburgo da cinquant’anni: partito dalla Puglia negli anni ’60 l’uomo, da semplice imbianchino, riesce nel tempo a fondare una sua impresa insieme all’amore della sua vita Mady. Dopo la morte della moglie Antonio si sente inesorabilmente solo. L’incontro con la giovane Leo (
Sara Serraiocco), una dj che ha lasciato l’Italia come lui anni prima in cerca di fortuna, gli darà una nuova ragione di vita. Anche la ragazza si sente sola, appena lasciata dal fidanzato e con la famiglia lontana deve fare i conti con le avversità del mondo del lavoro e con le insidie della gente.
Una tenera storia di confronto tra due generazioni accomunate dalla difficoltà di trovare la propria strada nel paese d’origine. Il regista
Donato Rotunno racconta con maestria le differenze tra i giovani italiani immigrati degli anni ’60 e quelli di oggi che ancora si sentono respinti dal proprio Paese. Se Antonio, come viene mostrato nei continui flashback, parte dal nulla e riesce a costruirsi un futuro migliore accanto alla moglie, per Leo che si guadagna da vivere a stento suonando nei locali notturni la prospettiva di una vita in due è ormai lontana. Il parallelo tra le due generazioni mostra con semplicità come la prima avesse dei punti di riferimento e fosse così più “salda” mentre la seconda arranca ancora in cerca di una propria identità e di una stabilità tra incertezze e precariato.
Tra musica punk, aggressioni e difficoltà a trovare un lavoro di ripiego Leo riceve da Antonio la dolcezza e l’accoglienza che lui stesso appena arrivato a Lussemburgo non aveva trovato. Il loro incontro si rivela provvidenziale per entrambi.
Da segnalare anche la bella colonna sonora di
Massimo Zamboni e l’elegante fotografia di Jean – Francois Hensgens.
Il titolo "
Io sto bene" è un riferimento all’omonimo brano dei CCCP, è una produzione Tarantula in coproduzione con Maxma Film e Vivo Film in collaborazione con Rai Cinema.
16/10/2020, 09:00
Caterina Sabato