Note di regia de "Il cielo da una stanza"
"Il cielo da una stanza" è un docufilm autoprodotto e realizzato con contenuti user generated. Il punto di partenza di questo progetto è stato il lockdown, una misura di salute pubblica che ha sconvolto la vita di un'intera nazione da un giorno all'altro. La libertà di movimento, una condizione che tutti diamo per scontata come l'aria che respiriamo, è stata improvvisamente vietata. Mi è venuta così l'idea di documentare in maniera spontanea le reazioni degli italiani in un momento cosi difficile, con l’obbiettivo di creare un racconto collettivo della nostra quarantena. Per comporre il mosaico della vita del Paese al tempo del coronavirus ho iniziato a raccogliere del materiale inedito tramite una call to action dal 21 marzo fino al 7 giungo, documentando la Fase 1 e la fase 2. Oggi infatti ci basta accendere la fotocamera del cellulare per diventare registi o produttori di un contenuto: mi sembrava quindi interessante sfruttare questa opportunità offerta dalla tecnologia per creare una testimonianza collettiva di un momento unico della nostra storia. La risposta è stata molto positiva e ho ricevuto tanto materiale, molto stimolante, ma anche molto vario. A questo punto quindi la sfida era quella di trovare una coesione, un punto di vista coerente in questa pluralità di racconti. E visionando i video, mi sono resa conto, che anche se vissuta singolarmente, ciascuno nella propria casa, con i propri famigliari, in realtà questa è stata un'esperienza collettiva: molti temi e situazioni, pur nelle differenti condizioni di ciascuno, riecheggiano tra persone diverse (dallo smart working, al condominio, alla spesa,..) e questo elemento mi ha dato la consapevolezza che potevo creare un racconto cronologico e tematico. Ho usato come voce narrante per unire tutte queste storie la voce di Giuseppe Conte, che ci consente di passare da un’unità tematica a un’altra. Le conferenze stampa del premier hanno infatti scandito le serate degli italiani alle prese con l'emergenza coronavirus tra ansie e speranze; qualunque sia il giudizio politico che se ne voglia dare, la sua voce rimarrà impressa nelle nostre coscienze e i suoi decreti hanno rappresentato i veri momenti di aggregazione collettiva che la nazione ha vissuto. Il nostro Docufilm è quindi come il diario di un viaggio vissuto da un intero popolo restando a casa, un racconto che ho cercato di restituire con poesia e, vorrei azzardare, "magia" per testimoniare come gli italiani sono riusciti ad affrontare uno dei momenti più difficili della storia recente.