Festival del Cinema Citt di Spello e dei Borghi Umbri
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FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - Viaggio nellItalia del lockdown


"Fuori era primavera", presentato nella sezione Eventi speciali, il documentario collettivo di Gabriele Salvatores racconta gli italiani durante il lockdown. Uscita evento il 26 ottobre distribuito da 01 Distribution.


FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - Viaggio nellItalia del lockdown
"Fuori era Primavera" di Gabriele Salvatore
Andr tutto bene, mica tanto dice un rider che attraversa ogni giorno una Milano deserta per il lockdown per guadagnarsi da vivere, pochi, pochissimi euro. quello che viene spontaneo pensare guardando il nuovo documentario del regista premio Oscar Gabriele Salvatores: un montaggio di alcuni dei video amatoriali girati tra le mura di casa durante la quarantena da marzo fino a maggio. C chi segue le lezioni in streaming, chi fa ginnastica sui terrazzi, chi canta dai balconi, chi lavora in smart working e anche, nei reparti ospedalieri, chi assiste i malati di Covid 24 ore su 24. E poi le citt deserte e la natura che si riprende i suoi spazi.

Un collage di momenti che tutti abbiamo vissuto raccontato dalle immagini di chi ha raccolto linvito del regista di mostrare la propria quarantena. La ferita , per, ancora aperta per riuscire ad apprezzare quello che doveva essere un viaggio emozionante nellItalia del lockdown soprattutto a fronte del nuovo precipitare della situazione e la prospettiva di unulteriore chiusura totale e i conseguenti disagi.

La visione delle immagini che ci hanno fatto soffrire e il cui ricordo non andr mai via, come i carri armati che trasportano le salme dei morti, la disperazione dei familiari che non li hanno potuti nemmeno salutare e la stanchezza di medici e infermieri sempre in prima linea, contrasta nettamente con le sequenze di puro esibizionismo di chi a favore di camera piange perch trascorre la Pasqua da solo o di genitori che ostentano la loro bravura con i figli anche in una situazione limite. Se si pensa che dovevamo uscirne migliori e cos non stato, come dimostrato da molti nei mesi dopo la riapertura, queste sequenze non fanno altro che mostrare unItalia ipocrita e retorica.

Unoperazione troppo avventata su un periodo che non finito e che nasconde ancora troppe incognite per poter far apprezzare questo insieme di ricordi di un passato recente e controverso.

25/10/2020, 17:00

Caterina Sabato