CORTI A PONTE 13 - I vincitori
La cerimonia di premiazione di sabato 7 novembre 2020, avvenuta sui social network, ha concluso la XIII edizione di
Corti a Ponte, festival internazionale dedicato ai cortometraggi organizzato dall’omonima Associazione di Ponte San Nicolò. Un’edizione particolare che si è svolta in due tempi ed interamente online, per rispettare le normative di prevenzione alla diffusione del Covid-19, ma che non per questo ha riscontrato un successo minore rispetto agli anni precedenti.
A cominciare dal pubblico. Il Primo tempo, che si è svolto in primavera hanno superato i 4000 iscritti, con il coinvolgimento di scuole non solo da tutta Italia ma anche dall’estero, Brasile e Spagna in primis. Il Secondo tempo ha visto oltre 500 biglietti “staccati” per poter accedere gratuitamente alle proiezioni.
Non sono stati da meno gli autori partecipanti, che hanno impegnato le giurie nella selezione di mille e ottocento cortometraggi, provenienti da ottant’uno paesi diversi. Di questi sessantotto hanno avuto accesso al concorso ufficiale vero e proprio.
I vincitori del Concorso Ufficiale Internazionale
La Giuria del Concorso Ufficiale era quest’anno composta dal critico cinematografico Marco Contino; da Manlio Piva, ricercatore dell’Università degli Studi di Padova, dove insegna Didattica dell’audiovisivo e multimediale e Educazione artistica e educazione mediale; e da Francesca Ferrario, regista e autrice specializzata in opere di animazione.
Il premio per Miglior corto drammatico è stato tributato a “Cargo” di Christina Tournatzés (Germania, Ungheria, 2019) nel quale «Le vere comunicazioni radio di una vera tragedia dell'emigrazione si fondono in una tesa e cruda narrazione audiovisiva in cui tutti i protagonisti, corrieri e clandestini, vivono e si spengono nello spazio claustrofobico al contempo reale e metaforico di un camion frigorifero lungo un'autostrada senza via d'uscita». Nella sezione Miglior corto non drammatico, vince “Running Naked In The Universe” (Francia, 2019) di Levil Guillaume «per la leggerezza e lo humour con cui, portando all’iperbole i comportamenti, si riesce a trattare delicatamente argomenti difficili della nostra attualità, facendoci sorridere invece di storcere il naso». Si aggiudica, infine, il premio per il Miglior Corto di Animazione “Am I a Wolf?” (Iran, 2018) di Amir Houshang Moein, «per la semplicità e il lirismo, sia visivo che di scrittura, con cui si mette in scena quanto può essere profonda e coinvolgente l’esperienza dell’interpretazione teatrale».
Assegnati anche i premi ai cortometraggi dedicati al pubblico più giovane (dai 3 ai 18 anni) dove il Miglior corto di animazione è risultato essere "Warm star" di Anna Kuzina (Russia 2020) dove «i piccoli, poeticamente riusciti, protagonisti si muovono aggraziati in un universo color pastello punteggiato da una altrettanto tenue ed efficace colonna sonora». Nella Categoria Fiction vince “It’s Me” (Spagna 2019) di Andrea Casaseca, nel quale «il tema del bullismo trova una sintesi equilibrata, ma non per questo meno drammatica, senza indulgere nella retorica o nella ricerca della sequenza a effetto. Con una messa in scena speculare che, senza ambiguità, suggerisce il dramma della vittima e l’incoscienza del carnefice».
Il premio dedicato al miglior lavoro dedicato al tema del “Ponte” è andato a il “Cocodrilo” (Spagna 2019) di Jorge Yudice «per la bella idea di immaginare un originale riavvicinamento familiare, creando così un vero ponte tra generazioni diverse, attraverso il web, e grazie ad esso, mettendo al tempo stesso, finalmente in una luce positiva, queste nuove occupazioni giovanili»
Il Premio per il Miglior Cortometraggio che affronta il tema del “Libro”, filo conduttore di questa XIII edizione del Festival è "El Llibre (The Book)" (Spagna 2019) di Francesca Català: «Nello spazio “finito” di una biblioteca i libri reclamano una “infinita” attenzione, in una metafora citazionista che veicola, potente, il messaggio sulla inesauribile vitalità della lettura. Un cortometraggio che ha principio e termine nel libro, ricordandoci la centralità che dovrebbe avere nelle vite di ognuno di noi, anche in quella di una distratta bibliotecaria».
La Giuria della Lentezza, composta da Luca Lideo e Anna Donegà dell’omonimo Festival, ha voluto premiare “Vaca” (Spagna 2019) di Marta Bayarri, «Per aver saputo raccontare una storia lenta nel paesaggio e nel passare del tempo, ma soprattutto nella capacità di cogliere una riflessione e una spinta al cambiamento attraverso uno sguardo…inatteso. Perché tutti possiamo avere una seconda possibilità». Menzione speciale a “Mr Indifferent” (Iran 2018) di Aryasb Feiz.
L’Associazione Corti a Ponte ha voluto tributare Menzioni speciali a: “The Graffiti” (Francia 2019) di Laplace Aurélien, “Mother and Milk” (Finlandia, 2019) di Ami Lindholm; “Telenok” (Russia, 2019) di Viktoria Runtsova e “Good Heart” (Russia, 2018) di Evgeniya Jirkova.
La Giuria Popolare Family & Kids premia: “Cat Lake City” (Germania 2019) di Antje Heyn e “Beware the Wolf!” (Francia 2019) di Julie Rembauville. La Giuria popolare Teens tributa il premio a “o28” (Francia 2019) di Otalia Caussé, Geoffroy Collin, Louise Grardel, Antoine Marchand, Robin Merle, Fabien Meyran.
Il Premio del Pubblico va infine a “Chess” (Russia, 2019) di Alexey Pochivalov.
I Vincitori del Concorso Ragazzi 2020 – Sezione BY 18-25
Numerosi anche i partecipanti della sezione del Concorso Internazionale del Festival dedicato ai giovani autori dai 18 ai 25 anni.
Ex aequo nell’assegnazione del Premio CIAS (Coordinamento Italiano Audiovisivo Scolastico). Vincono infatti: “Grindcabin” (Ungheria 2018) di András Körtési «Per la capacità dell’autore di restituire situazioni, sensazioni, emozioni, immergendosi e immergendoci nel grande gioco del cinema, utilizzando frammenti reali e immaginari e creando forti suggestioni. Nella costruzione narrativa si riflette una importante conoscenza delle tecniche e dei linguaggi del cinema di “serie B”. Molto apprezzabile la capacità di controllo delle componenti visive e sonore caratteristiche della comunicazione cinematografica». E “Winged Miracle” (Azerbaijan, 2018) di Zahra Mirrza «Per la modalità poetica con cui viene affrontato un tema così drammatico come la prigionia di un padre in un contesto storico-sociale duro e violento. Efficace la soluzione drammaturgica della vicenda scelta dall’autore che si focalizza sul meccanismo che permette alla bambina – con un disegno – di aggirare le rigidità ideologiche e burocratiche del sistema carcerario. Particolarmente apprezzabile la qualità della recitazione degli interpreti e la pulizia e cura della messa in scena».
La Giuria UNI, formata da studenti dell’Università degli Studi di Padova, consegna il premio della Categoria Animazione a “The Quiet” (Australia 2019) di Radheya Jegatheva per «l’incredibile l’utilizzo delle immagini e dei suoni a cui vengono continuamente assegnati significati diversi, mescolando animazione 3D e 2D in maniera molto efficace. La narrazione intensa e incalzante coinvolge, inquieta e rassicura allo stesso tempo e si conclude con un colpo di scena inaspettato. L’autoanalisi psicologica del protagonista mostra un punto di vista inedito che rende il corto estremamente originale». Menzione Speciale, inoltre, per “Man Down” (United Kingdom, 2019) di Becky-Lulu Dartnell. L’opera si è aggiudicata anche il Premio del Pubblico.
Nella Categoria Fiction vince “Flugt (Escape)” (Danimarca, 2019) di Laura Hadsund Baarstrøm: «Impeccabili la recitazione e la fotografia che danno una grande pulizia formale. Il corto affronta la difficile tematica della separazione con spiccata delicatezza ed eleganza, trasmettendo con efficacia un messaggio forte. Viene posta una particolare attenzione al legame affettivo che si crea tra i due fratelli, trattato con profonda sensibilità». Menzione Speciale a “Winged Miracle” (Azerbaijan, 2018) di Zahra Mirrza.
I Vincitori del Concorso Colonne Sonore
La Giuria ha assegnato il Primo Premio a Giovanni Sciacco (Ragusa, Italia): «La sonorizzazione è ingegnosa e capace di comunicare in modo immediato e spontaneo. Ogni aspetto dinamico e narrativo della sigla viene valorizzato e reso chiaro da idee musicali che riescono al tempo stesso a risultare familiari e originali, anche grazie a una solida perizia tecnica». Secondo Premio a Daniele Mosca (Ancona): «Con bella varietà musicale e buona tecnica, la sonorizzazione conduce lo spettatore in un gioco di aspettative e sorprese ironiche, che sanno persino dotare di una personalità gli oggetti animati». Terzo premio a Daniele Buffoni e Erika Agati (Pisa): «Dinamico e brillante, il percorso musicale sottolinea con brio l’evolversi degli eventi, scegliendo con cura i timbri con cui dare vita ai libri della sigla». La Segnalazione Under 20 se la aggiudica Nahuel Lopez di Como «per l’atmosfera sorniona di suspence creata con arguzia e tecnica».
Il Premio degli Autori è infine assegnato ad Antonio Volpe, Salerno, «per la capacità di descrivere i diversi momenti senza perdere coesione grazie alla linea melodica ed al continuo sostegno ritmico. Per la gestione del finale nel quale la colonna sonora accompagna sapientemente il crescendo narrativo fino alla chiusura della sigla. Per aver colto lo spirito dell’animazione e l’intento delle autrici»
09/11/2020, 14:05