TORINO FILM FESTIVAL 38 - L'Italia nel "Nuovo Cinema Paralitico"
Collage di mini-ritratti dall'Italia, guardata da prospettive inusuali e in momenti non speciali, concentrandosi sulle bellezze e (soprattutto) le bruttezze, le incongruenze e le certezze, la vita e gli ambienti, il passato ancora presente e il futuro tutto da scrivere (ma intuibile), portando la poesia dove meno ce la si aspetta (dal barbiere, per esempio), provando a "leggere" il Paese nel suo apparente immobilismo e decadimento.
Obiettivi alti per un progetto piccolo,
"Nuovo Cinema Paralitico" di Davide Ferrario, nato come web-serie documentaria per il sito del Corriere della Sera e ora rimontata in versione "lunga": su un soggetto del poeta e "paesologo"
Franco Arminio, che ne č anche spesso il protagonista davanti alla macchina da presa, lo spettatore č chiamato alla visione di un nuovo modello, sghembo e imprevedibile, di "Almanacco del Giorno Dopo" (chi lo ricorda dalla televisione del secolo scorso? Le didascalie all'inizio di ogni tappa non possono che rimandare a quell'immaginario...).
I rimandi - dal titolo - sono a Giuseppe Tornatore (il cambio da "Paradiso" a "Paralitico" fa capire le sensazioni alla base del tutto...), ma si respira a tratti anche aria di Cinico Tv e similari: Arminio e Ferrario offrono allo spettatore un ritratto che forse nessuno vorrebbe davvero guardare, ma con cui probabilmente č necessario confrontarsi.
22/11/2020, 08:30
Carlo Griseri