MAGMA FESTIVAL 19 - I vincitori
Si conclude con l’assegnazione di due premi e due menzioni speciali il concorso internazionale di Magma - Mostra di cinema breve, il festival arrivato alla 19esima edizione. Al film spagnolo Yo soy la otra, di Franccesca Tremolada Silva, Carlos Enrique Fenoll Zajac, Abril Vila Truyol e Miriam Guerrero Sampayo, è andato il Premio Lorenzo Vecchio, dedicato al fondatore e primo direttore artistico di Magma. Il concorso si è svolto in streaming sulla piattaforma Streamcult: online gli spettatori hanno potuto vedere le opere in concorso, online le hanno votate, e online il presidente e i giurati si sono riuniti per decretare i corti vincitori.
«Esiste una Sandra in ogni città, una che siamo abituati a guardare con curiosità, al volo, ma sulla cui storia non ci facciamo domande. Eppure è sufficiente attraversare la soglia della sua intimità per scoprire un mondo che lei ha creato per sé, con un Dio, un'estetica, un rossetto per sentirsi bella, un bisogno di giustizia», si legge a proposito di Yo soy la otra nella motivazione della giuria, composta dal regista Sebastiano Riso (presidente) e dagli attori David Coco e Denise Sardisco. Il documentario spagnolo in 19 minuti racconta la vita di Sandra, una donna di 73 anni che combatte con la forza della sua identità: «Sandra fa politica con se stessa - continua la motivazione - con il suo corpo, con la sua presenza, e abbiamo bisogno di dirigere noi uno sguardo attento e partecipe alla comunità transgender troppo spesso lasciata ai margini».
I giurati hanno conferito anche due menzioni speciali: la prima è andata allo spagnolo uNpACKAGING, di Zireja, per la capacità di affrontare «un tema ampiamente trattato», come quello dei rifiuti e del riciclo, «con originalità e grande potenza visiva ed emotiva, in cui la dissociazione tra immagini e suono non intacca l'armonia generale del film». La seconda menzione speciale è andata stata invece al tedesco Ties, di Dina Velikovskaya, animazione realizzata con una penna 3D. Scrive la giuria, assegnando la menzione: «Per la perfetta corrispondenza tra significante e significato: qui lo spettatore osserva lo sgretolamento dell'esistenza di due genitori nel momento in cui la loro figlia si allontana».
Il premio del pubblico è andato a Song sparrow di Farzaneh Omidvarnia, una produzione a cavallo tra la Danimarca e l’Iran, realizzata nel 2019, che affronta il doloroso tema delle migrazioni attraverso un’eccellente tecnica di animazione di pupazzi. Domani sarà reso noto, infine, il titolo del cortometraggio vincitore della rassegna Insula - Impressioni di Sicilia, dedicata ai film di registi siciliani o ambientati nell’Isola.
22/11/2020, 13:48