TORINO FILM FESTIVAL 38 - "La Versione di Jean": vita
e distruzione del campo rom di Lungo Stura Lazio


TORINO FILM FESTIVAL 38 -
Parte da lontano la storia raccontata nel documentario "La Versione di Jean" di Manuela Cencetti, Jean Diaconescu e Stella Iannitto. Siamo nel 2013 e le due registe si ritrovano per caso nel campo rom di Lungo Stura Lazio a Torino per svolgere un laboratorio di danza, organizzato dalla circoscrizione. Nel 2015, quasi per caso, le due registe filmano lo sgombro del campo, che rientra nel progetto "La Città Possibile" del Comune di Torino, più per documentare con una prova ciò che avveniva, che con l'idea di realizzarne un film. A questo punto della vicenda entra i gioco Jean Diaconescu, un signore rumeno sposato con una ragazza del campo rom, che per anni ha filmato con il suo smartphone cosa vi succedeva all'interno. Dall'incontro tra Manuela, Jean e Stella nasce questo documentario, fatto principalmente con immagini girate dagli abitanti del campo.

"La Versione di Jean" è, quindi, il racconto per immagini della storia del campo rom di Lungo Stura Lazio, realizzate da un uomo e dal suo cellulare, fino alla sua totale distruzione. E' una storia invisibile, quasi sconosciuta all'opinione pubblica, che però ha coinvolto tante vite umane, che da un giorno all'altro si soni trovate senza una casa. Il documentario racconta da un punto di vista interno gli angoli più nascosti di una comunità, lasciando allo spettatore ed alla sua sensibilità ogni tipo di giudizio.

28/11/2020, 11:05

Simone Pinchiorri